Adani: “Nel 2004 tornai a Brescia per amore, ma fui tradito da tifosi e società”
La rivelazione
Intervistato da Surfasport, Lele Adani ha rivelato un rovente retroscena relativo al suo ritorno a Brescia, avvenuto nell’estate del 2004, cui avrebbe però fatto seguito la scelta dell’attuale opinionista di lasciare le Rondinelle a due mesi dal termine del campionato dopo alcune profonde incomprensioni con società e ambiente. Queste – riprese da Bresciaingol.com – le dichiarazioni dell’ex difensore:
”Non ho mai voluto andare a giocare all’estero ed è una scelta che oggi non rifarei. Mi sarebbe stato utile, oltre che professionalmente, anche per cultura e apertura mentale. A fine estate 2004 venni via dall’Inter ed avevo la possibilità di accasarmi al Benfica con Trapattoni (l’aveva avuto alla Fiorentina, ndr), allo Shakhtar Donetsk con Lucescu (suo allenatore proprio a Brescia) oppure anche al Bologna dove Mazzone mi chiamò e mi disse: “Me servirebbe uno coi capelli lunghi che me venga a comandà la difesa…” Tornai invece a Brescia per amore: venni tradito sia dai tifosi che da chi era in società e al quale serviva un capro espiatorio. Non contava quindi se ero tornato per amore e restituire quello che avevo ricevuto, contava trovare uno su cui puntare il dito perchè le cose andavano male, venni indicato come la mela marcia. Avevo trent’anni, volevo finire la carriera a Brescia giocando ancora 4-5 anni. Comunque non mi pento perchè quando si fanno le cose per amore non ci si deve pentire”.