Reggiana, Nesta: “Sarà una partita opposta ad Ascoli. Per me a 43 ci si salva”
Le parole dell'allenatore
Alessandro Nesta, in conferenza stampa, ha analizzato il match con il Catanzaro, prossimo impegno della Reggiana.
Qui le sue parole, estratte da TuttoReggiana: “Abbiamo ancora un altro giorno per valutare le condizioni dei giocatori, prima di darli per “morti” c’è ancora tempo. Una settimana corta: i primi due giorni e mezzo li abbiamo usati per recuperare le energie perché chi ha giocato le tre partite è arrivato stanco. Senza Bardi mi sento tranquillo, c’è Satalino che è entrato bene con l’Ascoli. Siamo questi: inizia uno e finisce l’altro o viceversa. Libutti può fare anche il quinto, tappa tutto. Ma vedremo come staremo sabato: ad Ascoli eravamo corti a centrocampo, questa volta lo siamo di più dietro. Però andiamo avanti.
Kabashi è pronto. Manolo è calato un po’, bisogna capire se dal punto di vista fisico o mentale. Speriamo che superi presto questo momento di calo e riparta come capita a tanti giocatori. Crnigoj sta tornando, oggi ha svolto parte dell’allenamento con noi. Per Vido invece è ancora presto.
A volte siamo a quattro, altre a due in base agli esterni. Dipende sempre dalle caratteristiche dei giocatori. A livello difensivo il modulo attuale ci sta dando molto, siamo quadrati e teniamo bene il campo ma in casa dovremo sicuramente fare qualcosa di diverso. Quando avrò tante prime punte a disposizione faremo delle valutazioni: ad oggi Pettinari non ha i 90 minuti, Vido è reduce da un infortunio al crociato, Okwonkwo deve rientrare piano piano e Varela è stato fermo due settimane. Ho tante seconde punte da mettere sulla trequarti ma quando riavremo al 100% Vido o Pettinari magari giocheremo con le due punte.
Okwonkwo per me è quasi pronto per giocare 15 minuti ma a volte quando scelgo di mettere una seconda punta vado su chi sta meglio che in questo caso è Pettinari. È una seconda punta che ha gamba e può fare anche la prima allungando la squadra.
È un giocatore che spende molte energie, per questo deve stare bene. Per me hanno bisogno di tempo per capire esattamente quello che voglio. Reinhart è pronto, ma ha caratteristiche simili a Bianco che io fatico a togliere. Ci sarà tempo per pensare alla sfida con lo Spezia. Quando le partite sono tre in una settimana ha senso fare questo ragionamento, ma adesso no. Il Catanzaro in casa prende tanti gol. Speriamo continui così, ma è una squadra in salute e gli ultimi risultati lo dimostrano.
Hanno ritrovato un gioco importante e il loro bomber a pieno ritmo: Iemmello è un giocatore che determina, nelle ultime quattro partite ha sempre segnato. È un giocatore intelligente, negli ultimi anni ha avuto qualche problema ma sa capire il calcio prima dell’allenatore, sa fare tutto e a Catanzaro ha ritrovato la strada giusta. Se sta bene ed è apposto è un giocatore fortissimo che vale la Serie A.
Ci attende una partita contro un avversario forte che ha ancora la speranza di prendere chi gli sta sopra e puntare alla promozione diretta. Dobbiamo farci trovare pronti e determinati. Con le squadre che palleggiano non bisogna mai farsi trovare a metà strada, altrimenti ti bucano. Lo stadio li spingerà ora che hanno ripreso i giri giusti e vedranno questa gara come la grande occasione per provare a sognare quindi andranno forte di sicuro. Mi ero immaginato una partita dove venivano a prenderci forte e ci volevano giocatori più fisici davanti per ripulire e giocare lungo anche noi. Sapevo che nel secondo tempo sarebbero calati e così ho messo dentro giocatori come Portanova e Melegoni che danno più fastidio.
Sarà una partita opposta a quella di Ascoli. I giocatori che non sono al top della forma possono dare una mano per un certo minutaggio, nel secondo tempo metto dentro quelli con altre caratteristiche, per esempio i più tecnici: così l’ho pensata ad Ascoli.
Nelle ultime tre partite se avessimo fatto 9 punti non avremmo rubato nulla a nessuno. Il problema per me non è la finalizzazione ma il fatto che i tiri siano pochi. (noltre bisogna migliorare nelle ultime scelte sulla trequarti o al cross: la qualità di queste decisioni deve essere superiore e quando tireremo di più faremo più gol. Ci sono situazioni che non si possono prevedere e il calciatore deve avere una sua lettura. Quando si è in attacco si lavora spesso in inferiorità numerica, perciò le scelte diventano fondamentali e dobbiamo migliorare proprio li.
Ho allenato il Perugia che era in Serie B da tempo, a Frosinone la squadra era costruita per andare in Serie A ma anche a Miami ho allenato una squadra da vertice mentre qua è diverso. Ogni tanto scivoliamo ma spesso abbiamo avuto la sensazione di vincere. Se si guarda alle occasioni perse, l’aspetto è negativo. Siamo in costruzione e la squadra non è completa, ma se riuscissimo a mantenere la categoria la squadra verrà consolidata e migliorata in due o tre anni.
Io dico che a 43 ci si salva per bene, poi bisogna vedere cosa fanno le squadre sotto di noi. Dobbiamo trovare due o tre vittorie e probabilmente ci arriviamo. Non manca niente ma si può migliorare tutto. A confronto con altri club direi che abbiamo di tutto e di più. Anche per me si sta andando troppo in là, prima i falli erano più duri e si ammoniva di meno, inoltre il calcio era più lento mentre ora con la maggiore velocità i falli sembrano più gravi di quello che sono in realtà.
In questo momento gli arbitri sono in difficoltà e lo sanno anche loro, forse a causa del regolamento troppo complesso che porta a tante interpretazioni. L’importante per me è che ci siano trattamenti omogenei: col VAR si pensava di risolvere tutti i problemi ma non è così”.