Cremonese, Stroppa: “Vazquez e Falletti dovevano fare meglio. Fabregas? Mi ha chiesto scusa”
Soddisfazione ma non troppa
L’allenatore della Cremonese Giovanni Stroppa ha analizzato in conferenza stampa il 2-1 pesantissimo in chiave secondo posto contro il Como.
Queste le parole, raccolte da CuoreGrigiorosso:
Vittoria molto netta.
«Fossimo andati a riposo con un vantaggio migliore la partita sarebbe cambiata ulteriormente. Nel primo tempo siamo stati molto ordinati e preicsi, palleggiando bene; nella ripresa dovevamo muoverci meglio con Pickel, Falletti e Vazquez. C’è stata un po’ di frenesia, la partita poteva essere rimessa in gioco da un episodio e così è stato. Noi non stavamo rischiando nulla, era sicuramente determinante l’uno contro uno con gli esterni. Il gol di Zanimacchia certifica questa nostra volontà: andare lì per incidere».
Tanti tiri verso la porta, squadra che ha avuto il predominio ma forse ci poteva stare qualche tiro in più da fuori area.
«L’unico modo per poter lavorare per creare superiorità numerica era esternamente. Perché internamente andavi a sbattere in spazi più corti e davi poi possibilità agli altri per ripartire se le cose non andavano bene. La squadra non ha mai smesso di crederci, non si è mai disunita tranne in un piccolo frangente nella ripresa».
Nel secondo tempo l’abbiamo vista un po’ arrabbiata.
«Falletti non trovava la posizione determinante quando loro hanno cambiato modo di stare in campo. Quando una squadra è in dieci, unico modo per attaccare è esternamente: crossando o tirando da lì. Stavo cambiando per migliorare, ma abbiamo preso gol. Poi abbiamo messo Ciofani con Coda per prendere cross dagli esterni».
Zanimacchia bene su entrambe le fasce, è portatore di moltissime importanti situazioni da gol.
«Sì, ma non mi sta bene! Non può non portare a casa quello che fa. Per fortuna l’ha fatto alla fine e ci ha portato tre punti, però può fare di più per tutte le volte che arriva sul fondo. Quante volte arriva lì e quante volte può incidere? Volevamo portare la qualità dei giocatori che abbiamo in quella zona lì».
Grande carica verso il finale per andare a prendere i tre punti.
«Avrei voluto prenderlo prima il gol, estremizzando la risposta. Perché ci ha dato una carica e un’energia che prima non eravamo riusciti ad avere, per quanto avevamo creato i presupposti per segnare. Mi è piaciuta da quel momento la cattiveria per andare a segnare».
Tenuto palla quasi sempre nella metà campo del Como. Vazquez, Falletti potevano fare qualcosa in più. Manovra forse poco fluida?
«Vazquez e Falletti in una situazione così dovrebbero esaltare le volontà di fare male. Per me la manovra andava bene quando innescavi certi giocatori, però poi mancava uno spunto decisivo».
Con Fabregas tutto chiarito? E con l’arbitro?
«Sì, Fabregas mi ha chiesto scusa subito. Con l’arbitro ce l’avevo per le perdite di tempo».
Come mai Abrego non è entrato quando era pronto?
«Perché abbiamo preso gol. Noi stavamo concedendo ripartenze che ci facevano innervosire, avevo scelto di mettere Abrego ma abbiamo preso gol. Abbiamo giocatori che possono fare la differenza, Abrego sarebbe entrato per fare ciò che stavamo chiedendo. Sul pari però ho preferito tenere Falletti ancora un po’ per le qualità che ha».
La difesa sta facendo la differenza.
«La nostra fase difensiva parte da Coda e Vazquez. Bravissimi i tre dietro, ma spesso arrivano palle sporche e se arrivano palle sporche è merito già dei nostri attaccanti, che pressando costringono gli avversari a lanciare lungo».