Ascoli, Pulcinelli: “La posizione di Castori non è garantita. Non vengo allo stadio a prendere insulti”
Le parole del patron bianconero
Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli, ai microfoni di VeraTV ha chiarito la posizione di Fabrizio Castori e ha parlato della sua assenza allo stadio.
Qui le sue parole, estratte dalla fonte già citata: “Castori? Attualmente resta. È chiaro però che adesso faremo delle riflessioni. Se garantisco che domenica ci sarà lui in panchina contro il Lecco? Io non garantisco nulla. In questa società siamo tutti in discussione, è il nostro modus operandi. La sensazione? Grandissimo amaro in bocca, poteva essere la festa dell’Ascoli stasera a Genova e invece come si dice sempre nel calcio, gol sbagliato gol subìto. Fino a quando la matematica non ci condanna ci dobbiamo provare. Con 5 vittorie ci possiamo salvare. Ogni gara è una finale, questa sera ce la siamo giocata per almeno 70 minuti.
Abbiamo scoperto un ottimo portiere, Vasquez, che ha parato quasi tutto. Nonostante tante assenze abbiamo fatto un’ottima partita, contro una squadra, la Sampdoria, che costa tre volte la nostra. L’ingresso di Esposito ha cambiato l’incontro. Ma questa gara ci dà tanta fiducia. Per pochi centimetri non l’abbiamo portata a casa e magari ora stavamo a parlare di grande Ascoli, di Castori e dei nostri ragazzi.
No, non torno al Del Duca. Per ora sciopero. Ci metto tanti soldi e non vengo a prendermi insulti. È naturale, quando tifoserie importanti come l’Ascoli si trovano in brutte situazioni di classifica, si lamentino. Fin quando c’è un modo normale di ragionare, va bene. Quando però sotto la tribuna vengono a insultarci non ci sto più. È corretto che io stia a casa, la squadra la seguo in trasferta. Per quanto mi riguarda non c’è davvero nulla. Lo so che stiamo deludendo. Lamentarsi sì, ma disconoscere che facciamo dei sacrifici no. Vedere gli ultras che vengono a parlano di bilanci mi lascia un po’ basito. Viali? Ha mandato una pec”.