Parma, l’assessore Bosi sul nuovo Tardini: “È una grande opportunità per la città. La proprietà crede a progetti a lungo termine”
Arrivano novità sul fronte stadio
Intervenuto al programma ParmaEuropa, l’assessore allo sport del Comune di Parma, Marco Bosi, ha parlato anche in merito al rinnovo dello stadio Ennio Tardini.
Queste le sue dichiarazioni, riportate da parmalive.com:
“La Conferenza darà dei pareri tecnici, dopodiché saranno necessari delle espressioni politiche importanti. L’obiettivo è far corrispondere la fine del percorso con la fine del campionato, auspicando che essa sia l’undici maggio, senza chiudere il campionato con i playoff. Il 19 febbraio il Parma ha consegnato la documentazione richiesta dalla Conferenza dei Servizi, son serviti un pò di giorni per verificare questa integrazione perché era corposa. Poi è stata formalmente notificata la riapertura della Conferenza, la quale ha 28-29 giorni, circa un mese. Penso che le una risposta arriverà ad inizio aprile. L’obiettivo è poi arrivare all’approvazione definitiva, il consiglio comunale dovrà esprimersi sicuramente sui diritti di superficie e sugli aspetti urbanistici”.
“Sono fiducioso, lo sono sempre stato su questo progetto, ci ho messo la faccia fin dall’inizio. Credo sia una grande opportunità per la città, siamo all’ultimo miglio, non vedo perché dovrei esser pessimista nei riguardi dell’impegno della proprietà. Lato progetto c’erano alcune criticità, le più evidenti legate al vincolo posto alla sovrintendenza e ad una necessaria una revisione della parte antistante l’edificio, quella tra l’ingresso monumentale e lo stadio. C’erano due grandi rampe d’accesso, sono state fortemente ridotte per rispettare il vincolo posto dalla sovrintendenza. Penso che le criticità siano state risolte, dopodiché ci sono una serie di aspetti tecnici molto importanti, su cui non mi esprimo non avendo le competenze. Ci atterremo a ciò che dirà la conferenza, credo le questioni più grosse siano state dipanate, sono fiducioso sia la fine di una vicenda lunga e travagliata. Anche io avrei sperato di chiudere in tempi più brevi, ma con le previsioni attuali avremmo superato le città che già da tempo parlano di stadio nuovo e ancora non hanno terminato, come Milano, Roma, Bologna e Firenze”.
“Il piano economico finanziario presentato dal Parma prevede un ritorno sull’investimento più breve rispetto ai novant’anni richiesti, parla circa di 65 anni. Noi abbiamo una mozione di consiglio che parla di significativa riduzione, non è quantificata, è oggetto di discussione: il punto di caduta lo si sta trovando, penso sia legittimo che si provi a ridurre il tempo che, seppur necessario per ammortizzare l’investimento, che è lungo, ci permette di capire come sarà il calcio da qui a là. C’è necessità di accogliere questa opportunità, 138 milioni è una cifra che il comune da solo non avrebbe potuto metter sul piatto. Allo stesso tempo dal Parma ho trovato grande attenzione e sensibilità ad andare a rivedere le indicazioni arrivate dal consiglio comunale. La proprietà ha mostrato di credere in progetti a lungo termine, in campo con una squadra giovanissima, lo stesso sullo stadio. E’ indispensabile per portare a termini progetti di questa portata“.