Cosenza, Viali: “Qui un ambiente esaltante. Ho chiesto alla squadra di pensare solo alla Ternana”
La conferenza stampa
William Viali torna ad allenare in Serie B dopo l’esperienza di inizio stagione all’Ascoli e, soprattutto, torna ad allenare il Cosenza a distanza di qualche anno (l’ultima volta in Calabria per la stagione 2022/2023). Queste infatti le sue prime parole riportate da TifoCosenza.it rilasciate nella conferenza stampa di presentazione:
Ascoli – “Sono il primo allenatore che cambia squadra all’interno del campionato. Non voglio che le mie parole vengano travisate. Devo ringraziare l’Ascoli per l’occasione che mi ha dato, per il periodo fatto lì, ho lavorato al massimo per dare il meglio”.
Il confronto con Caserta e i cambiamenti – “Ho parlato con Fabio di persona, ci tenevo a salutarlo. È un allenatore e una persona che stimo moltissimo. Ci tenevo a far con lui una chiacchierata. Non capita spesso che si sia solidarietà tra allenatori, facciamo un mestiere a volte assurdo. Ho visto alcune partite del Cosenza, una dal vivo e ho trovato una squadra con le idee chiare, pronta, attenta, con voglia di fare e di lavorare. Chiaramente questa settimana non andrò a stravolgere le cose. Dopo questa gara ci sarà la sosta, ma questo sarà un match determinante. Ho chiesto alla squadra di vivere la Ternana e basta”.
Il gruppo – “Non ho percepito scompensi, sono professionisti. Sono dispiaciuti del cambio e questo dimostra il valore del gruppo. È giusto che sia così. Quando si vive per tanti mesi un percorso, si diventa una famiglia”.
Avversario e infortunati – “Ci troveremo di fronte una squadra che ultimamente ha fatto grandissime partite, anche a Pisa nonostante la sconfitta. Ha un’ottima fase offensiva e sa creare tante situazioni. Al di là della nostra situazione, sarà una gara difficile. Tutino sta lavorando a parte, ha svolto un esame strumentale che ha dato esito positivo, credo potrà rientrare in gruppo durante la sosta”.
Il motivo della mancata conferma in estate – “Non è una risposta facile. Adesso posso rispondere dopo un’analisi fatta a distanza di mesi, diversa da quella fatta a giugno. È difficile da spiegare. Racconto questo aneddoto. Il sabato sera dopo la vittoria del playout abbiamo fatto una cena con il presidente. La cena termina alle undici di sera, prendo la macchina e arrivo a casa alle 6 del mattino. Avrei potuto godermi la città, invece ero svuotato e sono corso a casa.
Poi ci sono state diverse analisi con il direttore. In più un allenatore può convincersi che con le proprie idee e caratteristiche, può andare in una squadra e fare bene. Invece gli ambienti fanno la differenza. Io avevo trovato un ambiente che mi ha esaltato e me lo sono fatto scappare, questo è stato il rammarico. Pensavo di averlo perso, ma l’opportunità si è riaperta. Il fatto che il presidente mi abbia richiamato, raddoppia l’energia. In questi due mesi darò tutto per ripagarlo e per ripagare i tifosi”.