Il ricorso di Kabashi, slittamento del closing della Samp, le verità di Abbattista: le news del mercoledì di Serie B
I fatti di giornata
La Serie B è, numeri e spettacolo alla mano, probabilmente il campionato più difficile e complesso d’Europa. Ormai da anni la cadetteria vede le squadre partecipanti darsi battaglia sino alla fine con le diverse classifiche che tendono ad essere incerte sino alla chiusura della stagione regolare così come accaduto in questo campionato conclusosi. Oltre ai fatti di campo, però, la Serie B si contraddistingue anche per quelli che accadono al di fuori del rettangolo verde. Aneddoti, polemiche, statistiche, dichiarazioni e tutto ciò che un campionato così ricco può offrire. Di seguito, dunque, le news di Serie B più rilevanti di giornata.
Serie B, le news di giornata
Il ricorso di Kabashi
La Reggiana, con un post pubblicato sulla loro pagina Instagram, ha annunciato di aver presentato ricorso al Giudice Sportivo in merito alla squalifica di Kabashi. Il giocatore albanese, infatti, ha ricevuto una squalifica di tre giornate, dopo la testata rifilata a Pio Esposito nei minuti finali della sfida contro lo Spezia. Difficile, però, che questa venga ridotta, vista la gravità del gesto.
Slitta il closing della Samp
Secondo quanto riporta Tuttomercatoweb, l’incontro tra l’attuale dirigenza della Sampdoria e la vecchia sarebbe slittato al 10 aprile. Il gruppo di avvocati in rappresentanza di Matteo Manfredi (attuale presidente del club blucerchiato) avrebbe dovuto incontrare la Sport Spettacolo Holding (di proprietà di Massimo Ferrero, ex presidente del club) questa mattina a Milano. Le due parti avevano trovato l’accordo il 13 marzo (che consisteva nel far decadere tutte le pendenze in corso, sia quelle per danni d’immagine fatta da Manfredi che quella di invalidità della cessione delle quote fatta da Ferrero). Il motivo del rinvio, secondo la fonte, è da attribuire ai legali, che avrebbero richiesto lo slittamento di una settimana per poter analizzare correttamente tutte le carte. Dopo mesi, dunque, si chiude definitivamente questa battaglia legale.
Le verità di Abbattista
In un’intervista a Le Iene l’ex fischietto Eugenio Abbattista ha motivato le proprie dimissioni gettando ombra sul sistema arbitrale.
Ecco le sue parole più significative, riprese da Calciomercato.com:
“Ero schifato da tutto quello che vedevo attorno. Impossibilità di parlare, esprimermi e l’autorizzazioni negatemi. Dopo il primo servizio che mi riguardava, ho chiesto di poter parlare, ma non sono stato autorizzato. Sarebbe stato scomodo farlo. Il documento che il massimo organismo degli arbitri ha prodotto che ha permesso a me e ad altri arbitri di restare in organico era evidentemente falso. Io dovevo andare a casa, dovevo smettere di arbitrare. Il documento attesta il mantenimento nell’organico del sottoscritto, di Calvarese e Giacomelli, quando in realtà la relazione che era stata presentata dai valutatori diceva che noi tre dovevamo restare a casa.
Morganti mi chiamò e mi disse che a fine anno avrei smesso di arbitrare per massima permanenza nel ruolo. Davo per scontato che sarei stato dismesso. Ho anche mollato dal punto di vista degli allenamenti, poi quando ho scoperto che avrei continuato sono stato contento perché sarei rimasto in campo. Poi quando ci sono stati i ricorsi dei colleghi dismessi ho capito che c’era qualcosa che non andava.
Ho richiesto due volte volontariamente di essere ascoltato dalla procura per fare chiarezza, ho confermato ciò che mi aveva detto Morganti, mi hanno chiesto se fossi sicuro ed anche il valutatore Morganti ha dichiarato che per me non era stata richiesta alcuna deroga. Nel momento in cui delle persone sono sedute ad un tavolo e sono testimoni di un atto che poi si è verificato falso e non denunciano, di fatto sono complici. Quell’atto ha portato alla condanna di innocenti e a lasciare impuniti dei colpevoli. In questo caso le dimissioni sono quanto meno dovute, anche per un fatto di dignità personale”.