Sampdoria, De Luca: “Inizio a vedere la luce. Pirlo ha inciso tantissimo. È tutto nelle nostre mani”
L'intervista dell'attaccante
Manuel De Luca, attaccante della Sampdoria, ha parlato ai microfoni di Repubblica: “Devo dire che, dopo tutto quello che ho passato, inizio a vedere la luce. Quella bella, solare, piacevole. Quando uno lavora, i risultati poi arrivano. Sono molto contento, è un periodo bellissimo.
Il periodo dell’infortunio è stato molto più brutto ma mi ha fatto capire la passione e l’amore che provo per questo sport. I momenti no, invece, capitano a tutti gli attaccanti. L’importante è stare tranquilli, lavorare sul campo e circondarsi di energia positiva. Poi il destino ha voluto che segnassi il mio primo gol sotto la Sud col ginocchio che è stato operato.
Quanto ha inciso il lavoro di Pirlo nel mio percorso? Tantissimo. All’inizio è stato difficile conoscersi perché non mi allenavo sul campo. Piano piano ho percepito la fiducia. L’attaccante, si sa, che quando gioca per i compagni prima o poi viene premiato.
Quanto è stato importante anche l’appoggio della famiglia nel periodo dell’infortunio? Tanto. La mia famiglia e la mia ragazza Melinda, che ha vissuto ogni giorno tutto questo brutto periodo. Ho cercato di circondarmi di persone positive che mi vogliono bene e le ringrazio tantissimo.
Il gol di Reggio Emilia? Lo aspettavo da tanto, il primo con la maglia della Sampdoria. Un’emozione bellissima. L’assist per Kasami a Bari? L’attaccante deve fare gol ma l’importante è che faccia girare bene la squadra. Sono veramente soddisfatto di quello che sto facendo. Voglio continuare così, visto che entriamo nel rush finale fondamentale per noi.
È tutto nelle nostre mani. Dobbiamo dare qualcosa in più per noi stessi, per la piazza e per i sacrifici che
abbiamo fatto tutto l’anno. In casa qualcosa sicuramente è mancato ma a me piace focalizzarmi sul presente. Con la Ternana sarà una partita difficile, noi però vogliamo i tre punti. La vittoria di Bari? Tre punti d’oro, anche se ora tutte le partite valgono il doppio. Siamo stati sul pezzo tutti i 90 minuti e
abbiamo dato continuità alle vittorie.
I tifosi scendono in campo con noi, sia in casa che in trasferta. Basti vedere in quanti erano a Bari.
Questo fa capire quanto la gente tenga a questa maglia e questo deve essere una spinta maggiore per noi. Contro l’Ascoli lo stadio era una bolgia e si è percepito tantissimo dal campo. Un fattore che
dobbiamo assolutamente sfruttare. Gli infortunati stanno rientrando? Bisogna essere tutti uniti. Ci sono
mancati però adesso li stiamo ritrovando e ci fa piacere.
Degli allenatori che ho avuto in passato chi ricordo con più piacere? Direi Alvini a Perugia. È stata la
mia stagione più bella e lui mi ha dato tantissima fiducia.
Mihajlovic a Torino? Arrivavo dalla Primavera e avevo fatto sei mesi in prima squadra. Mi affacciavo al calcio professionistico. Mi ha fatto capire la lealtà, la sincerità, il carisma e cosa significa avere il sangue agli occhi. Mi è servito per il prosieguo della carriera.
Cosa rappresentano per me Genova e la Sampdoria? Quando il mio agente mi ha detto della proposta della Samp non ci ho pensato due volte. È un club storico, uno stadio bellissimo e una passione incredibile dei tifosi. Ti fa venire voglia di firmare subito per questa maglia e dare sempre il massimo. Genova poi è una città bellissima in cui si vive bene“.