Garbato, ma non troppo – La Serie B aveva ingiustamente dimenticato Jacopo Petriccione
Intuizione del Catanzaro
Sembrava inspiegabile che un calciatore che ha conquistato la Serie A sul campo col Lecce ed è stato confermato in massima categoria dal Crotone nonostante la retrocessione maledetta dei pugliesi fosse finito ai margini del calcio italiano. I primi due mesi a Catanzaro di Jacopo Petriccione, finalmente in Serie B, testimoniano che tutto ciò non avesse alcun senso. Finito in Serie C coi pitagorici dopo esperienze non proprio edificanti a Pordenone e Benevento, a 29 anni il suo declino appariva tanto misterioso quanto repentino.
In pochissimo tempo, invece, Vincenzo Vivarini ha fatto cambiare idea a tutti. Il friulano si è trovato al posto giusto nel momento giusto. Complice l’infortunio del fino a quel momento imprescindibile Andrea Ghion, la mediana giallorossa aveva smesso di girare a inizio 2024. Serviva un elemento in grado di restituire qualità e certezze a un reparto fondamentale per un gioco fatto di distanze, equilibri e pressione come quello calabrese.
Pur essendo un calciatore duttile, che in carriera ha fatto sia il play che la mezzala, non appariva predisposto per la linea a 2 che chiede un plus di fisicità ai suoi interpreti. La grandezza del Catanzaro, però, sta nella coralità. Così come Jari Vandeputte può permettersi di giocare da ala vecchio stampo facendo collassare su di sé il gioco mentre Dimitrios Sounas sull’esterno destro è un centrocampista offensivo mascherato, così il centrocampista sta facendo il suo calcio lasciando al compagno di reparto gli oneri meno adatti alle sue caratteristiche.
In un calcio organizzato tutti gli interpreti possono beneficiare dell’interpretazione tattica dei compagni per tirare fuori il meglio di loro stessi. E Petriccione è apparso tirato a lucido. Attento e preciso sul corto, ispirato e balisticamente sontuoso nel lungo. Concentrazione da gregario, fantasia da artista puro. L’assist per Tommaso Biasci nell’1-1 col Brescia ha acceso inevitabilmente i riflettori su di lui, ma dovrebbe accenderli anche su chi di lui si è dimenticato. In una Serie B in cui spesso di specialisti nel ruolo si avverte latitanza, è delittuoso non puntare su un bagaglio tecnico ed esperienziale così ricco. Ora ogni cosa è tornata al proprio posto e se Ghion torna quello del girone d’andata il Catanzaro può divertirsi davvero.