Bari, Iachini: “Ho cercato di stimolare Aramu, ottimista sulle condizioni di Diaw. Menez? Stava più sul lettino che in campo, non riesce a guarire”
Le parole di Iachini, allenatore del Bari, nella consueta conferenza stampa pre-partita prima della trasferta di Modena.
In vista della sfida di lunedì contro il Modena, il tecnico del Bari Giuseppe Iachini è intervenuto in conferenza stampa. L’allenatore biancorosso si è soffermato sull’avversario e sulle risorse a disposizione, come Aramu e Puscas. Di seguito le dichiarazioni di Iachini, raccolte e riportate da pianetabari.com:
LAVORO NELLA SOSTA E ARAMU – “Abbiamo continuato a lavorare in questa sosta molto sotto tutti gli aspetti: fisico, tecnico, tattico, portando avanti le due situazioni tattiche su cui come siamo partiti da quando siamo arrivati quindi sia con la difesa a 4 che a 3. In questo contesto poi le problematiche di Menez che non miglioravano hanno fatto sì che parlando con la società si è cercato di poter recuperare un ragazzo come Aramu che era fuori dal 31 di gennaio. Non poteva allenarsi con noi per le vicissitudini che erano accadute, ora è con noi da una settimana. Ho parlato col ragazzo, ho cercato di stimolarlo, di capirne le sue volontà, quello che ha dentro quello che è lo spirito che deve mettere in questa parte finale del campionato e quindi ci aspettiamo da lui una partecipazione importante a livello emotivo, a livello tecnico, a livello tattico, di partecipazione, disponibilità. Dobbiamo capire quanto possa essere pronto per poter giocare da subitooppure a partire in corso, però lo verificheremo in questi ultimi giorni. Sappiamo di avere in campo una freccia in più che possiamo andare ad utilizzare all’occorrenza per poter alzare la fase realizzativa che è quella che nelle ultime quattro settimane è venuta meno. Con qualche gol in più sicuramente avremmo preso almeno quattro cinque punti in più. Dobbiamo insistere e Aramu sarà uno dei ragazzi su cui contiamo e speriamo ci possa fare qualche gol“.
SU DIAW – “Viaggiamo a vista. Giorno per giorno lo monitoriamo, centelliniamo il lavoro su di lui per cercare di alzarlo un po’ di condizione e nello stesso tempo di riadattarlo al campo da calcio. In questi ultimi giorni capiremo se possa essere dei nostri. Io voglio essere ottimista, ma attendiamo le risposte dei medici“.
DIFESA A TRE – “I numeri ci dicono che con il 4-3-1-2 abbiamo fatto due partite paradossalmente calciando meno in porta di quando abbiamo fatto nelle ultime quattro e avendo meno possesso palla. Nelle ultime partite abbiamo alzato la possibilità di creare situazioni da gol e costruito più occasioni da gol, siamo stati più aggressivi in avanti, siamo stati più presenti nell’area di rigore avversaria, dove però magari a volte abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio, la lettura finale o la conclusione. Penso che dobbiamo continuare a prescindere dal modulo ad avere questo atteggiamento. Contro la Sampdoria non abbiamo praticamente subito un tiro in porta, prendendo gol evitabile con la squadra tutta dietro la linea della palla. Contro il Venezia abbiamo subito gol su due palle inattive, con il Catanzaro abbiamo subito il primo gol su una punizione a giro sopra la barriera. Quindi non sono stati gol presi in virtù di uno squilibrio, abbiamo rischiato pochissimo in queste partite. Ora dobbiamo alzare il livello di concretezza. Comunque noi portiamo avanti tutte e due le situazioni tattiche perché pensiamo che possano essere un fattore. Poi dipenderà anche dall’avversario“.
MENEZ E PUSCAS – “Ci siamo semplicemente salutati, parlati un secondo. Menez arrivava al campo e stava più spesso sul lettino che in campo. Viene da un crociato e l’infiammazione nel ginocchio non riesce a guarire. Si è capito parlando con serietà tra di noi e avendo un ragazzo come Aramu che è vero che non si allenava con noi da due mesi, però nello stesso tempo è comunque un giocatore integro. Si è ritenuto opportuno approfittarne per riportare dentro una freccia che possiamo avere in campo e non ha delle problematiche. Si allena con noi già da sabato discorso. Ho lavorato con i ragazzi che c’erano: Colangiuli, Morachioli, magari Sibilli, con quei tre o quattro che avevamo. Puscas era in nazionale, quindi non ha potuto lavorare con noi, solo ieri ha fatto il primo allenamento con noi. È tornato che sta bene, quantomeno non ha problemi. Poi lavoreremo in questi giorni per cercare di riportarlo il più in fretta possibile nelle nostre idee“.