Palermo, senti Perinetti: “Mignani tecnico scrupoloso, può dare equilibrio e compattezza”
Il pensiero dell'ex dirigente rosanero sul nuovo tecnico
È la giornata della novità in casa Palermo.
I rosanero, infatti, in giornata hanno salutato l’ormai ex tecnico Eugenio Corini e solo da pochissime ore hanno dato avvio alla nuova era targata Michele Mignani. All’ex tecnico del Bari, ed al suo staff, spetta il compito di consolidare e migliorare, per quanto possibile, l’attuale posizione in griglia playoff. Chi conosce bene il nuovo tecnico dei siciliani è, sicuramente, Giorgio Perinetti; l’attuale direttore tecnico dell’Avellino ha infatti assistito ai primi passi da allenatore di Mignani in quel di Siena, con le giovanili del club toscano. L’ex dirigente del Palermo è intervenuto ai microfoni di mediagol.it per dare, quindi, un suo parere in merito alla scelta del club rosanero. Di seguito le sue parole.
“Credevo che il Palermo con la statura societaria, la qualità dell’organico allestito e gli investimenti importanti sul mercato riuscisse a fare certamente meglio in questo campionato. Non sempre tutto si dipana per il verso giusto, i risultati recenti e le prestazioni della squadra hanno indotto proprietà e management del CFG a ritenere che l’esonero di Corini fosse l’unica soluzione rimasta per invertire il trend della squadra in questo finale di stagione”.
Sugli obiettivi e su mister Mignani. “C’è ancora margine per conquistare un buon piazzamento in ottica playoff. Mignani ha iniziato il percorso da tecnico nelle giovanili del Siena quando io ero dirigente. Lo conosco bene, magari non è un profilo mediatico ma è un ragazzo serio, lineare, corretto e molto professionale. Scrupoloso e metodico, dedito ed applicato nell’esercizio della sua professione. Non è un tecnico che inventa chissà quali estrose alchimie, il suo è un calcio pragmatico, votato alla concretezza, alla ricerca della solidità e dell’equilibrio tra i reparti. Cura in maniera molto attenta la fase difensiva, dà certamente equilibrio, compattezza e densità alle sue squadre. Con il suo vice Vergassola, molto bravo nelle letture tattiche e nello sviluppo delle trame offensive sono perfettamente sinergici e complementari. Cresciuti insieme, colleghi, amici e complici anche nella vita”.
La chiosa finale, sui numeri del nuovo tecnico rosanero. “Se guardate i numeri di Mignani, vi rendete conto che ha vinto più gare in casa che in trasferta. Proprio perché lui è bravo a coprire il campo, fare densità ed aprire spazi nel dispositivo avversario, per poi colpirlo al momento giusto. Dopo che Gardini e Bigon hanno incassato il cortese diniego di Gattuso, che ha declinato rapidamente la proposta, e non sono riusciti a convincere Grosso, hanno scelto un profilo che potesse essere utile alla contingenza attuale, tra quelli disponibili nell’immediato. Mignani per quello che serve al Palermo adesso è una buona scelta, conosce il campionato di Serie B benissimo, l’ha iniziato con il Bari. Non dimentichiamo che l’anno scorso ha perso la Serie A a pochi secondi dal sogno, nella doppia finale playoff contro il Cagliari. Può dare normalità ed equilibrio, centrare da quinto o sesto i playoff almeno, comunque giocarseli al meglio“.