Como, Suwarso: “Progetto stadio entro fine aprile. Serie A? La nostra filosofia non è se ci andremo, ma quando”
Il manager del club lariano approfondisce i dettagli del progetto sportivo ed infrastrutturale
Mirwan Suwarso, manager a capo del progetto Como e rappresentante della famiglia Hartono, è intervenuto ai microfoni de La Provincia di Como, soffermandosi sul momento del club lariano e sulle ambizioni future:
PROGETTO SINIGAGLIA – “Il progetto messo a punto dalle aziende specializzate cui abbiamo affidato lo studio, è arrivato sul tavolo della proprietà. Manca il passaggio, formale ma fondamentale, delle firme. Dopo di che, una volta approvato il progetto dalla famiglia Hartono, saremo pronti per presentarlo al sindaco Rapinese. Quando avverrà il passaggio? Credo che per la fine del mese potremmo essere pronti per presentarci negli uffici del Comune. Ritardo? Cose normali, per mettere a punto un progetto di questa complessità. I primi progetti contemplavano una importante area conferenziera, ma non c’erano sufficienti aree dedicate alla città. Il progetto è stato rivisto e adesso è pronto. Quegli aspetti che porteranno l’impianto ad essere non solo un esercizio attivo per le partite del Como, ma un elemento integrato alla vita della città sette giorni su sette, con ristoranti, palestre, spa, centro commerciale eccetera. La definizione delle aree e della sostenibilità delle stesse non è uno scherzo. È stato un lavoro dettagliato, fatto con professionisti del settore. E adesso siamo quasi pronti. Quanto ci vorrà? Dall’inizio dei lavori, secondo me potremmo farcela in un anno di lavoro. Al netto delle lungaggini legate a permessi, eccetera”.
PIANO B – “Certo che abbiamo un piano B. Se andremo in serie A, lavoreremo sul Sinigaglia per renderlo idoneo alla massima serie. Certo, dovendo poi radere al suolo tutto per costruire un nuovo impianto, non abbiamo certo in programma di spendere 3-4 milioni per sistemarlo. Non siamo qui per buttare via i soldi. Ma credo che si potrà adeguarlo brillantemente e anche in tempi brevi. Il Como giocherà in casa sia in A che in B? L’obiettivo è quello, come successo per altre squadre. Poi, potrà capitare che magari una partita debba essere giocata altrove. Ma l’obiettivo è quello di procedere a pezzi, e consentire alla squadra di giocare sempre a Como. Trasloco momentaneo allo Juventus Stadium? No, troppo lontano… Meglio San Siro… (ride di gusto, ndr). Ma difficile, perché ci giocano due squadre… Perché non Lugano? A parte gli scherzi, non ci abbiamo ancora pensato. L’obiettivo è rimanere qui”.
LA SERIE A, NON SE, MA QUANDO – “Posso dire che quando arrivammo qui, ormai cinque anni fa, la città era molto meno azzurra di adesso. Dunque è molto bello vedere la gente che va allo stadio con la maglia del Como, oppure vedere richiami alla squadra in giro per la città. Di questo siamo felici. Sì, lunedì è stato bello. Se credo alla A? Io sono un businessman. Dunque valuto le cose più in merito all’andamento del business, che non alle cose sul campo. Non parlo di calcio, dal punto di vista tecnico. E, inoltre (altra risata fragorosa, ndr) ho deciso di… non emozionarmi. Perché l’emozione è più faticosa e magari non ti fa leggere le cose con lucidità. Cerco di stare lontano dalle emozioni, anche se non è facile perché questa avventura è molto coinvolgente. Comunque, per rispondere alla domanda, direi che la nostra filosofia è pianificare non “se” la squadra andrà in A, ma “quando”.
PROGETTO E CENTRO DI MOZZATE – “Il progetto sportivo si è sviluppato del 40%, quello commerciale del 20%. Adesso la fase delle idee è finita: passiamo alla realizzazione delle stesse. Comunque, quando siamo arrivati il ricavato del merchandising era più o meno di 100mila euro, un anno fa siamo arrivati a 1 milione e trecentomila euro, adesso siamo vicini a quattro milioni. Qualcosa in questo settore è stato fatto. Il nostro progetto iniziale avrebbe visto la prima squadra e l’Academy allenarsi fianco a fianco. Purtroppo il piano di sviluppo sugli spazi del centro si è dovuto fermare. Dunque Mozzate sarà un gioiello, che miglioreremo ancora, solo per la prima squadra, mentre cercheremo altri terreni per un centro dedicato alle giovanili“.