Palermo-Sampdoria, Mignani: “Ci siamo liberati di alcune paure, ma dobbiamo migliorare. Questa panchina è importante”
Il nuovo tecnico rosanero commenta la "prima" al "Barbera" contro la Samp, terminata in parità
Michele Mignani, allenatore del Palermo, è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida contro la Sampdoria. Di seguito le sue dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione:
FORMAZIONE – “Abbiamo scelto il 3412 per la rosa a disposizione e per il match da affrontare. Mi è sembrata la soluzione migliore per opporsi alla Sampdoria che era in un momento molto buono con diversi risultati positivi. Ho pensato di dare solidità e mettere i nostri ragazzi in condizioni di agio”.
SOSTITUZIONI – “Perché tre cambi? Eravamo un po’ corti in mezzo al campo. Avevo pensato che i ragazzi stavano bene, c’erano le condizioni per arrivare fino in fondo”.
DUE PUNTI PERSI? – “Dal mio punto di vista la squadra è cresciuta rispetto al primo tempo. E’ il lato più positivo di oggi, ci siamo tolti di dosso le paure con cui abbiamo cominciato, credendo nella possibilità di vincere fino alla fine. Non abbiamo concesso grandi occasioni agli avversari. Magari l’avremmo portata a casa senza quel gol del 2-2, ma è difficile dirlo. Sono contento della fase di non possesso, la Sampdoria mette in difficoltà perché dà sempre ampiezza e allunga la linea con l’attaccante. Gli attaccanti sono stati bravi ad applicarsi, aiutando anche i centrocampisti. D’accordo sul fatto che abbiamo preso i due gol in modo estemporaneo. Prossimamente mi piacerebbe proporre qualcosa di più. Mi è piaciuta l’applicazione in fase difensiva, ma dovremo migliorare nel far circolare la palla. Lucioni e Di Mariano (diffidati, ndr) li perdiamo per Cosenza, ma li sostituiremo. Voglio che passi il messaggio che non ci siano maglie già assegnate, tutti possono conquistare un posto con l’impegno, il sacrificio e il lavoro”.
SENSAZIONI – “C’è sempre un po’ di emozione, anche se comincio ad essere grande di età. Sedersi sulla panchina del Palermo è importante. Poi oggi era una partita particolare anche perché affrontavo la Sampdoria dopo il mio passato”.
LO SPOGLIATOIO – “Alla fine del primo tempo ho detto ai ragazzi che non ero completamente soddisfatto. Essere in vantaggio non significa dover difendere la propria porta per 45 minuti. Avremmo dovuto gestire meglio e andare a fare il terzo gol. Nel secondo tempo si sono liberati e sciolti, creando i presupposti per vincere la partita”