Bari, Paparesta dopo l’assoluzione: “Per anni ho vissuto da appestato. Un errore partecipare all’asta per acquisire il club”
Lo sfogo liberatorio
A seguito dell’assoluzione dall’accusa di bancarotta fraudolenta nell’ambito del fallimento del FC Bari, Gianluca Paparesta ha parlato in un’intervista a Repubblica.
Ecco le sue dichiarazioni, raccolte da PianetaBari.com:
“Ho vissuto per anni come se fossi un appestato. Ho visto gente che era salita sul carro della società quando c’era l’interesse a farlo scendere con incredibile rapidità. Ho perso delle proprietà, lo studio in via Sparano e non solo. E pensare che la gente credeva addirittura che mi fossi messo i soldi in tasca. Ho provato tanto dolore. Ho dovuto lasciare Bari per trasferirmi a Milano, dove ha casa la mia compagna. Dopo la mia uscita dal club, non ho più avuto la forza di mettere piede al San Nicola.
Partecipare all’asta per l’acquisizione del Bari. Avevo tanto entusiasmo, assieme a tanti progetti per la squadra della mia città. Pensavo al ritorno in A, a costruire un centro sportivo, a strutturare un vivaio florido, alla società come punto di forza del marketing territoriale. Ancora oggi sono convinto che queste idee avrebbero avuto in lungo respiro e forse anche la vita del club sarebbe cambiata. Ma naturalmente non avevo i soldi per fare tanta strada da solo.”