Bari, senti Astrologo: “Mi è dispiaciuto non essere riuscito a ritagliarmi il mio spazio”
Le parole del giocatore in prestito alla Lucchese
Andrea Astrologo, giocatore del Bari in prestito alla Lucchese, ha parlato ai microfoni di PianetaBari dei suoi 6 mesi in biancorosso.
Qui le sue parole, estratte dalla fonte già citata: “A Lucca sono stati sei mesi positivi dove ho potuto giocare con continuità. Penso comunque di aver fatto anche delle belle prestazioni e di aver messo dentro il mio bagaglio minuti importanti, quindi sono contento a livello personale e soddisfatto dell’utilizzo avuto. Fortunatamente non ha influito sul mio rendimento non aver giocato per 6 mesi, perché comunque i primi sei mesi a Bari mi sono sempre allenato a ritmi importanti. Ho avuto l’occasione di confrontarmi con giocatori molto forti, che viaggiavano a ritmi elevati e quindi una volta arrivato qui a Lucca mi sono trovato subito bene fisicamente. Poi quest’anno per fortuna non ho mai avuto problemi di alcun tipo e quindi atleticamente sono sempre stato bene.
Mi è dispiaciuto molto non essere riuscito a ritagliarmi il mio spazio. Io ho sempre dato tutto per mettermi in mostra, per contribuire al bene della squadra. Però posso dire che sono stati sei mesi che mi sono serviti tanto. Perché penso di essere cresciuto come calciatore, anche non giocando. Mi sono allenato tutti i giorni con giocatori che hanno un curriculum importante, ragazzi molto forti. Si migliora di giorno in giorno anche così. Certo, dispiace sempre quando non si trova spazio per emergere. Però comunque ho preso il buono di quello che è stato. A Bari ho fatto una bellissima esperienza.
Io venivo da una squadra di Serie C, naturalmente parliamo di un livello più basso. Uno si confronta con giocatori che giocano un calcio ancora migliore di quello a cui ero abituato. Posso solo dire di essermi trovato benissimo. Ho cercato di rubare i segreti con lo sguardo dai miei compagni, gente che ha fatto tantissimi campionati ad altissimi livelli. Ero consapevole che comunque ci sarebbe stato il rischio di non giocare. Sapevo che fossimo numericamente tanti e quindi ci sarebbe stato poco spazio.
Sarei potuto andare in prestito già a settembre, però poi per una serie di fattori alla fine non si è fatto nulla. Alla fine mi sono comunque detto di far parte di un grande gruppo e che nel calcio non si sa mai. Anche se non dovessi mai giocare, mi sarei allenato con calciatori di alto livello, per poi rimandare le valutazioni a gennaio. E così è stato. Coi miei ex compagni ho un rapporto sicuramente buono, positivo. Io sono andato sempre d’accordo con tutti: con i mister, con i giocatori, con il direttore. Mi sento ancora oggi quotidianamente con diversi ragazzi e faccio il tifo per loro.”