Cittadella, Gorini: “Raggiunta salvezza, proviamoci per i playoff. Continuerò con difesa a tre”
Le parole del mister prima della gara
L’allenatore del Cittadella Edoardo Gorini è intervenuto nella conferenza stampa prima della partita contro il Bari.
Ecco le sue parole, riportate da Trivenetogoal.it:
“Rimpianti dopo Como? Certo, ne ho parlato anche con i giocatori. Accettiamo la sconfitta, ma quando non sbagliamo atteggiamento ci siamo. È una delle pecche dell’annata, che mi rimprovero pure io. Non meritavamo la sconfitta, ma l’atteggiamento per noi è troppo importante. Contro il Bari servirà questo atteggiamento, non quello di Ascoli o Feralpisalò. Nelle otto sconfitte abbiamo fatto talvolta quello che dovevamo fare. Il sistema di gioco è sempre relativo, l’atteggiamento fa la differenza, con la capacità dei giocatori di restare dentro la partita. Dobbiamo cercare di trovare sempre la motivazione, non è semplice perché è un discorso soprattutto mentale. In queste due partite finali serve averlo.
Abbiamo raggiunto la salvezza, il primo obiettivo e il più importante, ora proviamoci nei playoff. Nel calcio non si sa mai, le partite vanno giocate e può succedere di tutto. Arriviamo a fine campionato senza rimpianti. Vedere il Bari in questa posizione non me l’aspettavo. Dopo una sconfitta in finale playoff non è semplice ricostruire e ripartire, soprattutto in una piazza molto calda in cui i tifosi hanno un peso. Sarà una gara nervosa soprattutto per loro, noi vogliamo vincere perché abbiamo ancora un obiettivo in palio.
Il Bari proverà a portare a casa i 3 punti. Si ribalta la situazione dello scorso anno del San Nicola, quando loro erano sicuri dei playoff e noi dovevamo salvarci. Hanno recuperato Puscas, magari giocano con due punti. Hanno giocatori di grande qualità, soprattutto dietro. Vivono un momento mentalmente difficile, ma si stanno compattando insieme ai tifosi. Non so se faranno cambiamenti rispetto il 4-2-3-1 delle ultime sfide. Noi con il 3-5-2 o con il 3-4-2-1? Cambia poco. Andrò avanti con la difesa a 3 sicuramente. Recuperiamo Salvi e Danzi rispetto Como. Per il resto siamo quelli dell’ultima partita, poi valuteremo qualche altro giocatore come recupera.
Il mio obiettivo è riuscire a coinvolgere tutti i giocatori alla stessa maniera, senza egoismi. Questo aspetto devo migliorare, mentre a livello tattico non ho molto da recriminarmi perché abbiamo provato tutto quello che serviva. I risultati determinano il lavoro di un allenatore. Iori? Era una figura importante e un leader innato, ma la leadership può crescere in modi e modi. Branca, Vita e Pavan magari ce l’hanno in altri modi, così come Maniero che è un giocatore importante ed incide. Ognuno ha il suo carattere. Quest’anno si è creato un bel gruppo e ci sono state tante cose positive. Purtroppo ci sono state 8 sconfitte di fila che faccio ancora fatica a spiegarmi.
Nel girone d’andata abbiamo vinto alcune partite con episodi a favore e il risultato positivo ci ha portato mentalmente a rischiare di più, mentre le sconfitte qualche insicurezza la portano sempre. Pandolfi e Cassano? Ci sono i momenti nel calcio e tante variabili. Con il cambio di sistema di gioco Cassano forse è stato penalizzato, contro il Bari è una gara a cui tiene. Pandolfi ha avuto un problema alla spalla e soffre il cambio di stagione per motivi suoi, ha sempre partecipato. Nel calcio di oggi non esistono più i titolari e le riserve, soprattutto per il Cittadella che lavora sull’intensità. Ho fatto il giocatore, tutti vorrebbero fare 90′, ma non è sempre possibile.”