Reggiana, Kabashi: “Vogliamo dare una gioia ai tifosi nel derby. È stata la mia miglior stagione”
L'analisi del centrocampista granata, tra derby ed ambizioni future
Elvis Kabashi, centrocampista della Reggiana, è stato intervistato dal Resto del Carlino. Il calciatore granata si è soffermato sul momento della squadra a pochi giorni dal derby col Parma e sulle sue ambizioni future. Di seguito le dichiarazioni:
SAMPDORIA – “È stata in ogni caso una bella domenica, in uno stadio da Serie A. Siamo partiti non bene: peccato perché nella ripresa potevamo segnare. Non ci ha aiutato l’arbitraggio, difficile da decifrare. Io con la fascia dopo l’uscita di Rozzio? La fascia è una roba bellissima, mi stimola ad essere ancor più responsabile. In squadra ci sono tanti capitani, come Rozzio o Cigarini. Quando tocca a me sono contento”.
IL DERBY – “Obiettivo? Dare una gioia ai tifosi che ci tengono tantissimo. Ricordo ancora l’andata: nel riscaldamento c’era un clima surreale, e se ripenso al ritiro estivo già lì i tifosi ci parlavano del derby; questo è diverso, anche da quello col Modena“.
ROZZIO ASSENTE – “Sapevo che lo giocò 8 anni fa. Gli dispiace tanto: è una persona unica, un uomo di personalità che venerdì ci mancherà”.
LA STAGIONE – “Se mi aspettavo fosse così soddisfacente? Assolutamente no! È andata meglio di quanto potessi pensare, è stata la mia miglior stagione. Ho ascoltato tanto il mister: mi ha aiutato a credere in me stesso dandomi tanta fiducia”.
TRA RINNOVO E SERIE A – “Vediamo, dovrò sedermi a parlare con la società a fine stagione. Debutto in A con la Juve? Sognare non costa nulla. A proposito, ne parlavo con Andrea Pirlo (mister della Samp, ndr) domenica. Lui giocava in quella Juve. Mi sono stupito: si ricordava tutto di me, ci son rimasto. Non ci siamo detti niente di particolare, ma si ricordava che la prima volta che andai ad allenarmi con la prima squadra fece i passaggi di riscaldamento con me, momenti molto belli”.
L’AVVERSARIO PIU’ FORTE – “Tante squadre: Palermo, Cremonese, Parma, Sampdoria. Rose lunghe piene di individualità. Mi è rimasta in testa la scioltezza e la qualità di Vazquez della Cremonese”.
IL SOGNO – “Vincere un campionato di Serie B non sarebbe male, ne ho vinti due in C…”.