Como, Ludi: “Fabregas centrale, questo è un contesto magnifico. Il mio futuro è qui, con una proprietà che vuole assestarsi in Serie A”
L'emozione del DG Ludi per la promozione del Como
Il Direttore Generale del Como Carlalberto Ludi ha fatto il punto sulla promozione dei lariani con un cenno anche al futuro durante la trasmissione di Radio Anch’io Sport, in onda su Rai Radio 1. Tante tematiche toccate da ludi, il progetto Como ma anche il domani dei lariani tra mercato e questione stadio.
Ecco le parole di Ludi:
“La promozione nasce anche per merito della solidità della famiglia Hartono: prima ha lavorato sulla comunità, poi ha investito. Negli ultimi vent’anni Como ha avuto tante vicissitudini negative, ma i fratelli Hartono, in maniera molto visionaria, hanno lavorato sulla comunità prima che sul lato tecnico. E poi, negli ultimi diciotto mesi, hanno deciso di investire sulla squadra per ambire alla massima serie, categoria che difenderemo con tutte le nostre forze. Fabregas centrale nello sviluppo del progetto Como, gli abbiamo affidato le chiavi del nostro progetto tecnico, dalla metodologia del settore giovanile alla mentalità della prima squadra. Il cambio in panchina a stagione in corso è stato un momento delicato da gestire, soprattutto con i giocatori. Moreno Longo ha lavorato molto bene, ci ha preso più di un anno fa quando eravamo nei bassifondi della Serie B, ci ha dato solidità e identità. Poi la proprietà ha voluto fare questo cambio a novembre, perché comunque la mentalità di Fabregas era più in linea con il loro modello di calcio. Alla fine abbiamo avuto ragione. La promozione è una soddisfazione da condividere con tutti, a partire Moreno Longo e da chi è con me da cinque anni, dando i meriti a una squadra che ha performato anche oltre le aspettative. Venerdì abbiamo vinto con tre giocatori titolari arrivati cinque anni fa in Serie C, perché hanno creduto a una visione e a un sogno della proprietà. Adesso abbiamo altri argomenti: Como è un contesto magnifico, la proprietà è molto solida che vuole assestarsi in Serie A“.
Capitolo futuro
“Il reclutamento lo faremo nelle prossime settimane, dovremo sederci con lo staff tecnico per capire quali elementi della rosa confermare e dove invece intervenire. Abbiamo avuto la fortuna di raggiungere la promozione il 10 maggio, non dobbiamo sprecare questo tempo prezioso che abbiamo guadagnato. Il futuro mi vede a Como, con massima soddisfazione mia e della proprietà. Qualche telefonata c’è stata, ringrazio tutti quelli che mi hanno cercato. Dopo cinque anni, l’orgoglio di aver raggiunto la Serie A con questa maglia me lo voglio godere. Stadio? C’è già un progetto di rifacimento dell’intero impianto. La famiglia Hartono ha dimostrato di poter fare tantissime cose. Il ‘Sinigaglia‘ è uno degli stadi più belli d’Europa, è unico e vogliamo intervenire subito sull’impianto in modo che sia congruo per la Serie A. La disponibilità dell’amministrazione comunale c’è, la volontà della proprietà c’è: è solo una questione di tempo. Speriamo di farci trovare pronti per l’inizio del campionato. Piano B? Stiamo analizzando ancora diverse opzioni. Preferisco non sbilanciarmi perché non dipende solo dai club, anche da Prefettura e Questura. Abbiamo una buona rete politica e anche buone relazioni con altri club, troveremo una soluzione. Se in una Serie A fortemente indebitata potremmo essere l’esempio virtuoso? Lo spero. A livello finanziario, il sistema calcio è tecnicamente fallito. Abbiamo bisogno di proprietà solide e con grande progettualità. Le proprietà straniere, che spesso sono anche quelle più solide, dovrebbero fare fronte comune per far vedere un altro modello di business e forse nel 2024 ci deve essere un po’ più di apertura rispetto a questa nuova frontiera”.