Palermo, Mignani: “Proveremo a fare questa piccola impresa. Desplanches e Lund? Devono fare gli esami”
Le parole del tecnico sul ritorno delle semifinali playoff
Michele Mignani, tecnico del Palermo, ha parlato in conferenza stampa della gara contro il Venezia, valida per il ritorno delle semifinali playoff.
Qui le sue parole, estratte da Mediagol: “A prescindere dal fatto che servono due gol e abbiamo 90 minuti per recuperare, la squadra ha bisogno di equilibrio e devo capire come stanno i giocatori. Si può provare ad avere più forza offensiva, si può fare tutto. Ma bisogna gestire bene la prima parte di partita. Con la Samp era secca, venivamo da una settimana di lavoro. La Samp diversa dal Venezia, è difficile fare paragoni tra le due partite.
Quando fai i cambi li fai con logica e con un’idea cercando di migliorare e fare qualcosa di nuovo. I cambi non ci sono riusciti, ma il Venezia aveva chiuso gli spazi ed era difficile per chi è entrato. Siamo stati più di pancia che di testa, a volte ci sta. Ragioni un po’ di meno, io in panchina di più e trasmetto questo pensiero. Siamo andati a rischio di prendere il secondo gol che ci avrebbe ammazzato. Proveremo a fare questa piccola impresa. Venezia favorito, noi dobbiamo crederci e avere la pazienza di farlo fino infondo.
Pressione sulle spalle del Venezia? Difficile pensare di ribaltare una squadra che nelle ultime partite ha dato segnali positivi, trovando equilibrio e soluzioni per fare male all’avversario. Tutto ciò che faremo deve avere una logica. Il risultato non ci ha premiati, ma qualcosa di buono l’abbiamo fatto. Ribaltare completamente la squadra in questo momento non sarebbe giusto.
Desplanches e Lund? Non abbiamo certezze, devono fare degli esami. Nel giro di poco è difficile recuperare quando si tratta di problemi muscolari. Ci sono partite e partite, i cambi spesso determinano. Durante la partita col Venezia i cambi effettuati sono stati dopo gol subito, quando il Venezia ha chiuso gli spazi, ha trovato più difficoltà. Il Venezia farà una partita molto simile a quella che ha fatto lunedì. È una squadra forte che sa difendere con ordine e ripartire con ordine. Sarà difficilissima per il Palermo, devi vincere per forza. Inutile nascondersi. Abbiamo la voglia di crederci, andiamo là e ce la giochiamo. Nel calcio può succedere di tutto. Ci dobbiamo credere.
La squadra ha avuto un atteggiamento giusto, di una squadra che lavora da squadra. I già fatto i complimenti a Marconi, è pure diventato papà e gli faccio gli auguri pubblicamente. A Venezia servirà tutto, forza fisica, resettarsi. Servirà la tecnica da un giocatore, la fisicità di un altro. Negli ultimi minuti volevamo pareggiare la partita, in quel momento getti il cuore oltre l’ostacolo e pensi di meno. Credo che l’avvicendamento tra i pali ci possa stare. Sono due ragazzi con caratteristiche diverse ed entrambi possono giocare nel Palermo e in questa categoria. Ho piena fiducia in entrambi. Ho scelto di lanciare un ragazzo giovane di prospettiva.
Credo che la partita di andata al di là che si giocava casa davanti ad un grande pubblico che ci spingeva, al di là dell’entusiasmo con cui siamo entrati in campo, ha dimostrato che il Palermo si è giocato la partita alla pari. Nella prima parte abbiamo fatto qualcosa in più del Venezia, abbiamo battuto diversi angoli, siamo entrati in area diverse volte, poi l’episodio può cambiare inerzia della partita. L’episodio non c’è stato e lo ricerchiamo a Venezia. Dobbiamo crederci perché sul campo abbiamo dimostrato che ce la siamo giocata. Abbiamo due giorni per recuperare e capire la condizione dei ragazzi. Non sarà importante fare subito gol, prima lo fai prima dai tempi all’avversario di recuperare. Bisognerà avere equilibrio e forza di fare male all’avversario ma con coscienza e senza andare allo sbaraglio. Servirà preparare la partita con ordine.
Clima playoff meraviglioso, atmosfera al Barbera incredibile. È da pelle d’oca e percepisci la spinta della gente. Dobbiamo voler raggiungere l’obiettivo più degli altri. La posta in palio è molto alta, la A e tutti vogliono conquistarla. Siamo pronti a combattere e provare fare uno step in più per arrivare in finale. Ultima partita sulla panchina del Palermo? Siamo professionisti, non ho certezza su quello che sarà il mio futuro. Ma in questo momento non è giusto pensare a questo, bisogna concentrarsi sulla partita. Inutile parlare di futuro. Questa è una società di un certo tipo, forte, organizzata. In un modo o nell’altro il Palermo arriverà in A, non so quando. Chiunque allenerà il Palermo sarà un privilegiato.”