Bari, Ricci: “Questa città non meritava la retrocessione, ora voglio la Serie A con questi colori”
Racconto da pelle d'oca
Tra i protagonisti indiscussi della strepitosa impresa salvezza compiuta ieri al “Liberati” di Terni dal Bari, Giacomo Ricci, laterale mancino biancorosso, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Cronache di Spogliatoio.
Il Bari si è salvato all’ultimo e giocherà ancora in Serie BKT: il nostro @alelunari ha intervistato Giacomo Ricci per rivivere insieme l’emozione dopo il 3-0 di ieri sul campo della Ternana nel ritorno della finale playout ✅
Dalla mancata promozione con la sconfitta nel… pic.twitter.com/1yl5l34WL2
— Cronache di spogliatoio (@CronacheTweet) May 24, 2024
“Al fischio finale mi sono commosso, Bari non meritava la retrocessione: abbiamo fatto il minimo. Giocare un playout con 35.000 persone è una cosa che può succedere solo in questa città. Ora voglio arrivare in Serie A con questi colori. Ho fotografato in testa l’immagine dei 60.000 tifosi presenti al San Nicola per il playoff perso l’anno scorso. Ricordo l’entusiasmo che c’era, la città era in festa tutti i giorni. Questa è una cicatrice, bella grossa, rimasta sulla pelle di tutti noi. Dopo una stagione stupenda come quella, perdere la Serie A a due minuti dalla fine non è stato facile. Ci siamo ritrovati in ritiro dopo venti giorni tutti molto delusi e dispiaciuti. Abbiamo subito il contraccolpo finendo in un vortice di difficoltà. Nessuno se lo aspettava: la nostra squadra non era costruita per fare un campionato di questo genere. Ma quando ti ritrovi là dentro, è troppo tardi ed è complicato uscirne”.
“Il goal preso all’andata in casa contro la Ternana ci aveva tagliato le gambe: subire goal davanti al nostro popolo e sapere di andare a giocarsi tutto dopo una settimana non è stato semplice. Ma in ognuno di noi ho visto la voglia di salvarsi. Per me un goal nella finale era un sogno. La mattina me lo ero immaginato: avevo pensato a come sarebbe stato segnare e all’esultanza. Dopo il goal, non ho capito più niente. Non mi sembrava vero. Da quando gioco a calcio ho il sogno di arrivare in Serie A: ora mi piacerebbe farlo con il Bari. Di Cesare? Valerio è un punto di riferimento per noi e per Bari. Buona parte della salvezza è passata da lui. Ci ha tenuto a galla, gli ho detto che per l’età che ha sembra un ragazzino e che spero possa restare un altro anno”.