Bari, l’ex Antenucci: “Di Cesare? Ha sofferto tanto ed è stato bello vederlo sorridere. Sono felice per i miei ex compagni”
Il commento dell'ex capitano biancorosso dopo la salvezza al play-out con la Ternana
Una stagione difficile, un epilogo felice.
Parliamo del Bari e della salvezza ottenuta nella doppia sfida play-out con la Ternana. Il campionato dei biancorossi è stato caratterizzato da un vero e proprio volano di emozioni, dalle ambizioni di inizio stagione ad una serie di difficoltà per poco non hanno trascinato Sibilli e compagni nel baratro della Serie C. La sfida del “Liberati” ha sancito la fine delle paure grazie ad una prestazione da vera squadra e, soprattutto, alle magie dell’eterno Valerio Di Cesare. Mirko Antenucci, ex attaccante dei Galletti, è intervenuto durante la trasmissione Extra Time di Passione Bari Radio Selene per parlare della stagione dei suoi ex compagni. Ecco le sue parole, riprese da pianetabari.com:
“Chiaramente mi ha sorpreso la stagione del Bari. Quest’anno nonostante i cambi di allenatori e di modulo non c’è mai stata la svolta. Mi dispiace per la Ternana, ma col Bari si è vista una netta differenza tra una squadra esperta e una giovane. Sono felice per il Bari, ho giocato in una piazza davvero bella“.
Su Di Cesare. “So quanto Valerio ha sofferto, è stato bello vederlo sorridere. Mi chiedo se non abbia sbagliato ruolo, viste le ultime partite. Sono contento, perché dopo quanto abbiamo fatto negli ultimi 4 anni dove sono stato io a Bari, sarebbe stato davvero un dramma retrocedere. Penso che il ritiro sia una sua scelta. Come epilogo sarebbe fantastico ritirarsi dopo quanto successo, ma sta a lui decidere soltanto con la sua testa“.
Sull’assenza di senatori. “Un aspetto importante nello spogliatoio, non solo dal punto di vista tecnico che di gestione. A volte i vecchi vengono visti come un problema o un peso, ma io sono convinto forte della mia esperienza ventennale di giocatore che determinati giocatori ti fanno la differenza, anche dal punto di vista caratteriale e di personalità come si è visto a Terni. Dispiace che a volte si è visti solo come un numero, ma quando si va in campo si è tutti uguali“.