Sassuolo, Palmieri: “Orgoglioso di ricoprire questo incarico. Serie B? Vogliamo primeggiare ma sarà difficile”
Il nuovo direttore sportivo si presenta alla stampa ed ai tifosi
Il neo direttore sportivo del Sassuolo Francesco Palmieri si è presentato, oggi pomeriggio, in conferenza stampa al Mapei Football Center. Di seguito le sue parole riportate da Tuttomercatoweb:
“Sono orgoglioso e contento di aver ricevuto questo incarico. Ringrazio la famiglia Squinzi, il presidente Rossi e il nostro amministratore delegato Carnevali. Qui mi sento a casa. Sono qui da 9 anni, 9 anni dove abbiamo costruito qualcosa di importante, dove ogni giorno è stato importante avere delle relazioni con gente che mi ha dato tanto, quotidianamente ci si interfacciava con la prima squadra. Faccio il dirigente da 22 anni, aspettavo un’occasione importante e mi ha fatto piacere riceverla da questa società. So di essere in una società importantissima, sono fortunato a lavorare qui, ma sono anche consapevole di iniziare un’avventura nuova e stimolante che cercavo da tempo”.
Sui giovani: “C’è la voglia di ripartire, di fare bene, di iniziare la stagione nella giusta maniera e di ripartire più forti di prima. Ci è capitato un incidente di percorso e penso che con i ragazzi si possa continua a fare bene. Abbiamo tanti ragazzi che sono cresciuti, ci sarà grande sinergia come c’è stata fino ad ad ora. Le mie parole erano un po’ diverse. Se si fa un lavoro di un certo tipo, non parlavo solo della nostra società ma un discorso generale in Italia, perché diciamo che i ragazzi a 20 anni sono giovani e come impostazione in tutte le società bisogna tirarlo per averlo in prima squadra. Questa è una mia idea perché una volta ho ascoltato un direttore dell’Athletic Bilbao che mi ha colpito. Parlava del percorso dei giovani nella loro società e spero che anche in Italia si possa fare un certo tipo di percorso. In questi anni abbiamo avuto tanti ragazzi in prima squadra, fuori ci sono dei ragazzi che possono essere interessanti per il nostro futuro, dobbiamo dare un segnale perché penso che i giovani siano il futuro anche per questo club. Io è da qualche giorno che parlavo col mio amministratore per iniziare questa nuova avventura, ieri è arrivata l’ufficialità, perciò ci dobbiamo sedere per fare le strategie giuste per costruire qualcosa di importante. Noi siamo sempre attenti ai giovani, anche in passato”.
Sulla Serie B e l’impatto sui giovani: “L’input quando sono arrivato qui è stato costruire dai giovani e abbiamo lavorato per quello. Penso che il futuro sia quello perché penso che ci siano dei vantaggi economici e tecnici. Questo è un mio messaggio che cerco di trasmettere ogni giorno, è un’idea e spero che in futuro si possa anche fare”.
Sul nuovo Berardi: “Io penso che il Sassuolo adesso voglia ripartire con grande voglia e determinazione. Dobbiamo ancora decidere il discorso dell’allenatore, poi dobbiamo parlare con le altre aree per il percorso durante l’anno. I giovani sono sempre attenzionati con grande oculatezza, li conosciamo a memoria, penso e spero possano fare le cose che servano al Sassuolo”.
Ancora sui giovani: “Due o tre possono essere anche tanti ma spero che uno all’anno possa servire alla prima squadra. Se ci mettiamo un po’ tutti, se ci impegniamo, forse riusciamo a fare questo tipo di lavoro ma è un discorso generale non solo all’interno del nostro club”.
Sugli anni all’interno del club: “Sono stati 9 anni belli, intensi, pieni di soddisfazioni. Abbiamo creato qualcosa di importante, spero che sia duraturo. La cosa più importante non sono le vittorie perché restano impresse ma la crescita di tanti ragazzi è stata importantissima. Lo stare in questo contesto, dal di dentro, vi assicuro che si ha la fortuna di stare con gente che ti fa stare bene. Io qui mi sento a casa. Prima mi sono dimenticato di ringraziare tutti i collaboratori che hanno lavorato con me per 9 anni, abbiamo fatto qualcosa di bello per il Sassuolo, e io sono orgoglioso e fiero di tutto ciò”
Sul nuovo Sassuolo: “Ci devo pensare col mio amministratore, con l’allenatore, con gli altri componenti tecnici per mettere le basi per partire e per voler fare le cose in una maniera importante, perché l’input è quello per fare un campionato importante, difficilissimo, ma c’è grande voglia di fare bene. In poche ore si è parlato di poco perché la prima scelta deve essere quella dell’allenatore col quale condividere poi tutto quello che si deve fare”.