Palermo, Segre: “Non vedevo l’ora di firmare. Avevo delle offerte dalla Serie A ma ho insistito per rimanere”
Le sue dichiarazioni
Jacopo Segre, centrocampista del Palermo, è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro di Livigno dopo il rinnovo del contratto fino al 2027. Di seguito le sue dichiarazioni riportate da tifosipalermo.it:
Rinnovo – “Dopo una trattativa lunga, non vedevo l’ora di firmare. Sono grato e felice di aver sposato ancora questo progetto, devo ripagare ancora per la fiducia in campo. Trattative in Serie A? C’erano delle voci concrete ma io non ho mai avuto dubbi sul firmare per il Palermo. Per me è un’occasione importante e voglio andare in Serie A con questa maglia. Daremo tutto in campo”.
Paragone con Migliaccio – “La mia forza è stata sempre l’umiltà, anche per lo staff che mi aiuta. Nel calcio come nel lavoro ci sono delle occasioni e devi farti trovare pronto. Metto molta dedizione in ciò che faccio. Io come Migliaccio? Mi hanno accostato a lui diverse volte per i gol e inserimenti. Per me è un piacere, ha fatto una grandissima carriera e sono orgoglioso”.
Dionisi e le voci su Brunori – “Lavoriamo bene, sono passati pochi giorni ma ci ha trasmesso molto. Dobbiamo attaccare gli spazi in ogni occasione, adesso si continua. Leader, tifosi e fascia? È un piacere, ma abbiamo un solo capitano che è Matteo che si allena benissimo. Lui è un punto di riferimento per noi. Matteo è un amico e lo voglio bene ma non decido io il suo futuro. È professionale ogni giorno, è un riferimento. Gol dei centrocampisti? Sarei contento se riuscissi a ripetermi”.
La città – “Sono stato accolto in città molto bene e sono stato fin da subito in modo ottimale. Un gol in particolare? È stato bello esordiare al Barbera con il gol contro l’Ascoli, è una città meravigliosa e sono stato accolto benissimo. Dobbiamo continuare così, con spirito, lavoro con sorriso e umiltà. Ci troviamo bene a Livigno, siamo stati accolti benissimo. Le strutture sono ottime”.
Ancora su Dionisi – “Il mister ha parlato di passione ed ha ragione. Ad un calciatore serve molto, ma anche come persona stessa. Umiltà, dedizione, sacrificio sono anche parole che servono molto. Tutto questo carica la città e possono fare risposte. Passione e non pressione come ha detto mister Dionisi“.