Angelozzi confessa: “Sono stato vicino al Bari, ma non potevo lasciare Frosinone”
Le parole del ds
Il direttore sportivo del Frosinone, Guido Angelozzi, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de La Gazzetta del Mezzogiorno in cui ha parlato anche del Bari e del suo possibile approdo in Puglia. Di seguito le sue parole riportate da pianetabari.com:
IL BARI – “Non posso negare di essere stato avvicinato dalla dirigenza del Bari. Ho avuto il cuore in tumulto come poche altre volte in carriera perché tutti conoscono il legame con la città e il club. La verità è che non potevo proprio lasciare il Frosinone a cui sono legato da un contratto e soprattutto un rapporto profondo con il presidente Stirpe. Sarebbe stata una vigliaccata andare via dopo una retrocessione immeritata. Sono comunque contento che sia arrivato un dirigente esperto come Magalini: un uomo che, un po’ come me, predilige i fatti alle parole”.
IL NUOVO BARI – “I giovani da tenere d’occhio non mancano davvero: Favasuli e Sgarbi mi piacciono particolarmente. Ho visto poi nettamente la volontà di seguire uno spartito preciso, anche a costo di commettere qualche errore. Longo è tra i migliori tecnici della categoria. Lasagna ha un passo e una cilindrata da Serie A. Forse poi si sta sottovalutando l’arrivo di un altro rinforzo di grande valore in attacco. Novakovich ha una forza fisica devastante, lo vorrei sempre nelle mie squadre”.