Garbato, ma non troppo – Petrachi alla Salernitana come Capozucca alla Ternana: il budget non c’è, ma il ds fa miracoli
Onore al merito e al coraggio
Per una squadra appena retrocessa dalla Serie A con una rosa anche piuttosto importante è difficile esaltarsi per Nicola Dalmonte, Lorenzo Amatucci e Yayah Kallon. I tifosi della Salernitana hanno validissime ragioni per essere infuriati verso una proprietà assente che ha ridimensionato in modo repentino il proprio progetto e lavora incessantemente a un’exit strategy. Sono tempi duri e anche inattesi, motivo per cui l’umore è comprensibilmente a terra. Ciò non deve però impedire di apprezzare il lavoro del ds Gianluca Petrachi.
Rimasto coraggiosamente nonostante il naufragio di qualsiasi ambizione, orfano di mister Andrea Sottil che aveva convinto ad accettare i granata sperando nel passaggio di quote societarie mai avvenuto, il dirigente sta facendo il possibile per allestire una squadra in grado di giocarsela. Budget per finanziare veri e propri colpi non ce n’è: se a inizio estate si sognavano Massimo Coda e Gennaro Tutino, adesso ci si trova a tessere legami con l’Hellas Verona nella speranza di raccattarne gli esuberi e con la Fiorentina per arrivare ad alcuni eccellenti prodotti del settore giovanile.
Talmente lampante che gli scenari siano cambiati in senso angusto che è inutile approfondirlo, ma ci sono modi e modi per reagire alle difficoltà. Un po’ come Stefano Capozucca l’anno scorso alla Ternana, Petrachi sta raccogliendo il massimo possibile con spazi di manovra inesistenti. Laddove non ci sono fondi e neppure vaghe idee di come procedere, un direttore sportivo può anche esaltarsi e dimostrare la propria abilità pura nell’individuare e ingaggiare calciatori per nulla di grido ma con prospettive degne di nota o capacità adattive fondamentali per gestire la nuova dimensione. Lui ci sta provando e la sensazione è che sia sulla strada giusta per riuscirci. A mister Giovanni Martusciello il complicato compito di assemblare dalle macerie una squadra in grado di competere sin da subito in Serie B.