Frosinone, Vivarini: “Marchizza capitano? Ormai è una certezza per questa squadra”
Le parole del tecnico
Vincenzo Vivarini, al termine dell’amichevole contro la Lazio, ha parlato della preparazione, della rosa e della scelta del capitano.
Qui le sue parole, estratte da TMW: “Tutte queste partite che stiamo facendo, servono per valutare il lavoro. Ho chiesto alla squadra di approcciare alla gara nel modo giusto, dobbiamo valutare le qualità che abbiamo e cercare di capire le forze che abbiamo. Dobbiamo capire il lavoro che stiamo facendo, affrontando la partita nel miglior modo possibile, in modo da capire cosa hanno capito i ragazzi sulle cose che devono fare in campo. Sono test estivi, ma che hanno un valore importante. Abbiamo visto che la squadra ha assimilato il grosso del pensiero, e anche oggi, come contro il Potenza, dobbiamo sottolineare il miglioramento che dobbiamo fare nel raccordo tra i reparti.
Dobbiamo essere più bravi nella fase offensiva, ma la prestazione è stata all’altezza contro una squadra di Serie A. Alla fine abbiamo avuto anche in mano la partita, e queste cose ci lasciano ben sperare. Sul mercato, non è mia competenza, ma fino a che non chiude ci sono sempre problemi. Il direttore ha le mie direttive, dobbiamo sistemare le coppie, ma non c’è una priorità assoluta. L’unica nota negativa è proprio l’infortunio di Begic, ci teneva a mettersi in evidenza e ha tante qualità. Gli è uscita la spalla, poi è rientrata ma valuteremo i tempi di recupero.
Gelli è un ragazzo che conoscete benissimo, si è messo a disposizione ed è stato quello che ha letto le situazioni in campo. Andrà a migliorare di tantissimo il lavoro che deve fare, sarà un pilastro portante della squadra. Marchizza capitano? Noi abbiamo bisogno di certezze. Io penso che lui possa ricoprire questo ruolo, ha l’esperienza e la capacità di gestire lo spogliatoio. È allenatore in campo, è chiaro che si responsabilizzano anche i giocatori perché dalla panchina si fa fatica a dare sempre delle indicazioni. Se abbiamo dei giocatori che hanno delle capacità di lettura, bisogna responsabilizzarli, come anche faremo con Gelli”.