23 Agosto 2024

Vicepres. Lecco su Buso: “Finora offerte ridicole, non siamo un discount! Pronti a tenerlo anche da scontento”

Il punto

Lecco Calcio 1912

Intervenuto ai microfoni di LeccoChannelNews.it, Francesco Aliberti, vicepresidente del Lecco, ha fatto il punto sul chiacchieratissimo futuro di Nicolò Buso, accostato nel corso delle ultime settimane a diverse compagini cadette (Catanzaro e Sampdoria, al momento, le piste calde).

«Il giocatore ha un contratto ancora biennale ed è un patrimonio, un asset della società. Chiaramente noi abbiamo stabilito un valore del giocatore perché saremo antichi e stupidi, ma siamo ancora convinti che il prezzo lo faccia chi vende e non chi compra. Questo calciomercato si caratterizza per una scarsità di liquidità tra Serie B e Serie C, ma non stiamo chiedendo la luna. Il giocatore ci ha espressamente detto che non vuole giocare la Serie C con il Lecco: eravamo apertissimi anche alla possibilità di tenerlo e di adeguare lo stipendio, ma lui ha espressamente chiesto di essere ceduto da un po’ di tempo; non è un mistero, vorrebbe andare – com’è giusto che sia per la sua carriera – in Serie B; al suo entourage è stato detto che il prezzo lo fa chi vende e quindi non accettiamo offerte ridicole o al ribassone. Non siamo il discount della Lega, però bisogna avere rispetto alla Calcio Lecco come di qualsiasi altra società che ha un cartellino da valorizzare in qualche modo. Se avessimo voluto fare cassa l’avremmo venduto il giorno due dopo aver preso la società e invece siamo qua fino a fine agosto ancora dietro a questa cosa e quindi testimonia che non abbiamo problemi a tenerci anche il giocatore con il mal di pancia. E se rimanesse? La domanda va fatta a lui e a mister Baldini, non diamo direttive su chi gioca o meno e non parliamo direttamente con i calciatori. Ripeto: il giocatore per noi ha un valore e non siamo disposti a scendere a patti con offerte che noi definiamo ridicole. Mi rendo conto che ognuno fa suo lavoro e che quest’anno c’è minore liquidità in Serie B, non voglio offendere le cinque/sei società che ci hanno fatto pervenire delle offerte nell’ultimo mese e mezzo. Abbiamo aperto a tutte le soluzioni possibili, scambi compresi, e non siamo lì a mettere la barra dritta; vogliamo accontentare il giocatore stesso che è a un punto di svolta della carriera, ma se qualcuno pensa di essere capace di metterci con le spalle al muro mi sa che ha sbagliato società».