Le pagelle di PSB – I voti e i giudizi al calciomercato dei club di Serie B
Ecco promosse e bocciate della sessione
Il calciomercato estivo ha chiuso i battenti lasciando dietro di sé riflessioni, colpi, polemiche ed elogi. Tante squadre hanno condotto una campagna ambiziosa, tante altre ci hanno provato e probabilmente, nell’immediato, non ci sono riuscite.
Di seguito, come ogni anno, il pagellone della redazione di Pianeta Serie B.
BARI 5+ – La gestione dell’affaire Partipilo pesa come un macigno sulla valutazione della dirigenza, ma anche e soprattutto della società. Squadra costruita per vivacchiare, con un reparto difensivo inadeguato e gli altri assortiti in modo assai opinabile. Salvate il soldato Longo.
BRESCIA 6,5 – Lo stiamo dicendo da gennaio, il nuovo Massimo Cellino prende la sufficienza anche soltanto per essere così diverso dal vecchio. Dà continuità, magari fa pochi acquisti memorabili (ma la fiche su Corrado si punta), però finalmente preserva una struttura di squadra. Il vento è cambiato.
CARRARESE 5,5 – Stiven Shpendi è un colpaccio, ma il suo solo acquisto non può bastare a rendere sufficiente il giudizio. Più che queste pagelle, sono le scelte di Antonio Calabro a parlare. Confermato in blocco a inizio stagione il gruppo della C. Si spera in Falco, che magari stupirà, ma difesa e centrocampo necessitavano di più correttivi.
CATANZARO 6 – Ottovolante Polito, come sempre. Nessun club ha forse trattato più nomi e nell’ultimo giorno i giallorossi sono stati mattatori. Viene però da chiedersi se i rinforzi siano arrivati dove servivano. Coulibaly sì, sperando stia bene, La Mantia e D’Alessandro meno. Serviva un rammendo in difesa, non è giunto.
CESENA 8,5 – Ci sono squadre che hanno allestito organici più forti, ci mancherebbe. Nessuno, però, ha interpretato la Serie B con la stessa accuratezza della neopromossa. Giovani talentuosissimi tenuti, esperienza e qualità in tutti i reparti. Bastoni è un colpo allucinante, ma il vero capolavoro è la permanenza di Berti e Shpendi.
CITTADELLA 6,5 – Dopo sessioni da 6 politico, i granata alzano il tiro. Ne abbiamo parlato spesso: non più solo scommesse dalla C, ma elementi di qualità presi a titolo definitivo dai migliori settori giovanili italiani. Una via ambiziosa quella del DG Marchetti, che magari non garantirà risultati immediati, ma consentirà nel tempo una ulteriore crescita. Approvatissima.
COSENZA 5,5 – Eravamo abituati ai fuochi d’artificio in extremis di Guarascio, stavolta no. Marras non è stato sostituito, Strizzolo completa l’attacco ma non lo eleva. Alvini non può tirar fuori tanti gol dal suo reparto offensivo. Ricci a sinistra pone dei dubbi poiché la sensazione è che il rinforzo servisse più sull’altra corsia.
CREMONESE 6,5 – Lapalissiano che i nomi siano da 10 in pagella, ma il campo va guardato. E non per i 3 punti in 3 giornate, bensì per le formazioni scelte da Stroppa. La moltitudine di nuovi innesti si divide tra panchine di troppo e ruoli improbabili sul rettangolo verde. Qui non siamo morbidi col mister, ma puntando su di lui probabilmente sarebbe bastato comprare molto meno e cercare caratteristiche specifiche. Vedere i 3 milioni di Vandeputte dilapidati dietro compiti da mezzala fa davvero male.
FROSINONE 6,5 – Guido Condor Angelozzi. Cede Caso e prende Partipilo sul gong, what else? La squadra è tutt’altro che perfetta, ma è evidente che quest’anno l’ambizione della società non fosse la promozione. Il mercato offre un ampio ventaglio di scelte interessanti che Vivarini dovrà valorizzare. Dubbi veri solo sulla tenuta fisica della difesa.
JUVE STABIA 6 – Il primato in classifica non ci condiziona, anzi. Proprio perché Guido Pagliuca ha convinto tutti, meriterebbe una squadra ancora più convincente. Manca esperienza in tutti i reparti, oltre a un po’ di qualità. Artistico è chiamato a imporsi al primo anno di B in zona gol, ma è una scommessa apprezzabile. Nota di merito al ds Lovisa per aver trattenuto Thiama.
MANTOVA 5 – Possanzini ha il fuoco sacro e i 4 punti in 3 giornate lo dimostrano. Non parliamo solo dei 4 ottenuti, ma anche dei 5 persi. Per il calcio del mister in Serie B manca clamorosamente qualità. Aramu e Mancuso sono scommesse giuste ma complicate a cui bisognava affiancare solide certezze che invece latitano. La conferma del blocco promozione è una scelta radicale, non siamo convinti che pagherà.
MODENA 8 – Caso, Pedro Mendes, Defrel, Caldara, Di Pardo, Botteghin. Abbiamo evitato gli elenchi, ma coi Gialli è necessario. Questi innesti in una rosa già da centro classifica vogliono dire una sola cosa: la Serie A non è un tabù. Per ora Bisoli ha palesato grande fatica a ottimizzare le risorse a disposizione, ma a seguito dell’arrivo di Caso sul gong non avrà scuse: la società ha dato il segnale, sta a lui replicare coi fatti.
PALERMO 7,5 – La sensazione di troppo palesata per la Cremo è valida anche qui, ma c’è una differenza. Gli acquisti sono su misura per il calcio di Dionisi e anche quando ripetitivi seguono esigenze emerse concretamente in campo. Nikolaou è il centrale mancino che serviva, Blin darà ordine, curiosità per Le Douaron. Mezzo punto in meno per la gestione di Segre: difficile capire il ruolo di uno dei top della scorsa stagione in un centrocampo così folto.
PISA 7,5 – Chiudere il Deadline Day con Morutan e Abildgaard significa avere classe. Dal centrocampo in su la rosa è fortissima e profondissima, da 9. A ridimensionare sensibilmente il voto è la gestione di un reparto arretrato scarno in cui mister Inzaghi dovrà pretendere molto da pochi. La sensazione è che con qualche ritocco lì (ancora possibile a gennaio) si sarebbe stati competitivi anche in ottica promozione
REGGIANA 7 – Rivelazione. I granata sono stati un diesel, ma hanno preso slancio. Difesa completata in tempo con tanti giovani interessanti, centrocampo e attacco di estrema esuberanza e qualità. Mancava un po’ di conoscenza della Serie B? No problem, ecco Marras per Viali. Nessuno ha fatto rendere l’esterno d’attacco come il mister della Regia, che ora può tornare a goderselo.
SALERNITANA 7 – Se il calciomercato avesse un MVP, il premio non potrebbe che essere riconosciuto al ds Gianluca Petrachi. Iervolino non gli dà un euro, Sottil lo abbandona quando se ne rende conto e lui costruisce una rosa da playoff vendendo benissimo gli esuberi, sfruttando gli ottimi rapporti con tanti club e pescando con sagacia dagli svincolati. Masterclass totale di un dirigente che meriterebbe altri palcoscenici.
SAMPDORIA 8 – Marco Silvestri ufficializzato sul gong per la porta segna la differenza tra una campagna acquisti buona e una eccellente. L’attacco blucerchiato non richiede presentazioni, tutti i ruoli a eccezione probabilmente dei centrali di difesa sono stati coperti alla perfezione. Manca quello e un po’ più di lungimiranza economica per un voto ancora più alto, ma parliamo di una favorita alla promozione diretta.
SASSUOLO 7- – La squadra è fortissima, forse senza eguali. L’unico dubbio? Aver ceduto relativamente poco. Tanti calciatori con cartellini fissati sopra i 10 milioni di euro sono rimasti e il caso Laurienté racconta bene tutte le insidie di queste permanenza. Se Grosso riuscirà a conquistare lo spogliatoio e a isolare eventuali scontenti avrà una corazzata, ma la società avrebbe potuto facilitargli la gestione.
SPEZIA 6 – L’imperativo era cedere e abbassare il monte ingaggi, la situazione finanziaria non permetteva altro. Lo si è fatto trovando anche soluzioni interessanti in entrata e garantendo comunque a D’Angelo una compagine all’altezza del campionato. Nota di merito per la gestione dell’affare Kouda-Parma: maxi-plusvalenza, permanenza del ragazzo e una scommessa niente male come Colak in cambio.
SUDTIROL 5 – La bontà del progetto altoatesino è sotto gli occhi di tutti e i risultati non lasciano spazio a interpretazioni. Se però bisogna giudicare la sessione è impossibile premiare il lavoro del ds Bravo. Rosa identica a quella di un anno fa, non rafforzata nonostante più di qualche criticità nella scorsa stagione sia emersa. Bravo Valente a farla rendere, ma realizzare qualcosa di meglio era più che possibile.