2 Settembre 2024

Da 0 a 10 – Bisoli, retorica del cortomuso da esonero. Super Pippo is back: il PAGELLONE della 4^ giornata

I voti dell'ultima giornata

Francesco Pecoraro/Getty Images - Via One Football

Quarta giornata di Serie B e con lei, come di consueto al termine di ogni turno, ci sono temi, spunti e analisi da fare. C’è sempre il bello e il brutto e quindi, da 10 a 0, Pianeta Serie B ha stilato il pagellone.

IL PAGELLONE

10 – Soleri, l’uomo in più dello Spezia

C’è la firma indelebile dell’attaccante dietro questo Spezia da primato. Entra, segna l’1-1 e generosamente prende i guanti e fa il portiere dopo l’infortunio di Sarr. La vittoria è nel suo segno.

9 – Dennis Johnsen d’autore

Scorci del giocatore che poteva essere ed è stato sempre e solo per pochissimo tempo. Con 2 gol e assist in un tempo decide il big match contro il Sassuolo. La difesa neroverde è teoricamente da A, lui la ridicolizza. La Cremo se lo gode.

8 – Super Pippo è tornato

Dietro il primato dei nerazzurri c’è forte la mano dell’allenatore. Sfrutta al meglio la rosa negli impegni ravvicinati, valorizza il talento di Tramoni e Bonfanti e riesuma il Moreo tuttofare formato promozione con l’Empoli. Touré a tutta fascia genialata.

7 – La rivincita di Vismara

In porta è arrivato Silvestri e giocherà quasi certamente lui, ma il giovane scuola Atalanta si riabilita lasciando di sé un ricordo migliore e diverso rispetto al match con la Salernitana. Rigore parato, clean sheet e Samp imbattuta a Marassi col Bari nonostante l’uomo in meno.

6 – La solidità della Juve Stabia

Pagliuca ha dato un’anima importante e delle idee ancor più significative alle Vespe. Quando non si vince e non si brilla, si resta comunque solidi. Porta inviolata e punto raccolto su un campo difficile come quello di Frosinone. La salvezza passa da queste giornate.

5 – La panchina di Mulattieri

In un Sassuolo senza certezze a causa di una rosa ampia e intrighi di mercato non del tutto risolti, Mulattieri è l’unico che dà garanzie assolute. Grosso lo panchina e la scelta non paga affatto. Ok il turnover, ma prima di sperimentare servono fondamenta. Sconfitta su cui riflettere.

4 – La papera di Bardi

Non c’è beffa peggiore per un livornese che sbagliare sotto la Nord del Pisa. In una Reggiana brillante il portiere continua a zoppicare. Il fiato sul collo di Motta si fa sentire, servirà maggiore solidità per difendere il posto.

3 – Frosinone, batti un colpo

3 punti, arrivati grazie a 3 pareggi. Le idee di Vivarini ci sono, l’efficacia della proposta però ancora latita. Serve una svolta, favorita dal mercato last-second di Angelozzi e dalla sosta che arriva al momento giusto. La lotta salvezza in B è pericolosa, meglio tirarsene fuori.

2 – Brunori, chi l’ha visto?

Il capitano del Palermo ha perso smalto. 0 gol e 0 assist, una sensazione di polveri bagnate e poca attinenza al gioco chiesto da Dionisi perenne. Henry dalla panchina risulta più incisivo. Diventerà un vero e proprio caso il suo?

1 – Bisoli, basta retorica

Sì, belli gli asinelli e i cavalli che si vedono a maggio. Concetti triti e ritriti portati alla ribalta nazionale da Max Allegri. Occhio a imitarlo e a farsi nemici del bel gioco (con una rosa adatta a proporlo), perché l’esempio dell’ex tecnico della Juve è chiaro: senza adeguarsi si sta a casa, altro che cortomuso.

0 – Lasagna e i rigori, ma perché?

Impatto importante, anche superiore alle aspettative, della punta nel mondo Bari. Il rigore grida però vendetta. Assurdo decidere di calciarlo, e sbagliarlo, senza averne mai trasformato uno in carriera. Chance sprecata per i biancorossi.