La FIFA si porta avanti: “X” con le braccia in caso di razzismo e l’arbitro fermerà il gioco. E in Italia quando?
La decisione
La FIFA sta provando a portarsi in avanti sul tema razzismo per provare ad arginare il fenomeno e a proteggere le vittime in campo di questa bruttissima piaga sociale.
Dopo aver fatto il debutto nella coppa del Mondo femminile U20, la FIFA ha ufficializzato che il gesto della “X” fatto con le braccia incrociate sarà riconosciuto come universale per richiamare l’attenzione dell’arbitro per casi di razzismo.
Il calciatore che lo riterrà opportuno potrà dunque richiamare l’arbitro che sarà costretto a far scattare il protocollo di verifica di insulti e/o episodi razzisti fermando la partita. Di seguito il comunicato della FIFA.
“A seguito dell’approvazione unanime al 74° Congresso FIFA a Bangkok, Thailandia, il 17 maggio 2024, il gesto globale delle braccia incrociate per segnalare insulti razzisti diventa parte del protocollo calcistico in occasione della Coppa del Mondo femminile Under 20 FIFA Colombia 2024”.
Le competizioni FIFA, dunque, vanno avanti e si attendono passi concreti, decisi e determinati anche dalla UEFA e dalle istituzioni italiane visto che nel nostro Paese, tra spalti e campo sempre meno “Bel”, di casi di razzismo ce ne sono e si ripetono con cadenza schifosamente regolare su tutti i campi.