Bari, Falletti: “Partipilo? Ci siamo sentiti, ma ormai è andata così. Obiettivi? Ho voglia di dimostrare il mio valore”
Le parole del fantasista uruguaiano
Lella ma non solo, in casa Bari è stata anche la giornata di Cesar Falletti.
Il fantasista uruguaiano è intervenuto ai microfoni per parlare dei suoi primi giorni in maglia biancorossa, degli obiettivi e della trattativa che lo ha portato a vestire la maglia dei Galletti. Ecco le sue parole, riprese da pianetabari.com:
“Sono contentissimo di essere qui. Quando c’era la possibilità di venire al Bari ci ho messo tutto per chiudere la trattativa. C’è tanto da fare e sono pronto a dare il massimo“.
Sulle condizioni fisiche. “Mi sono allenato sempre a Cremona, mi mancava solo il campo. L’altra volta a Genova avevo tanta voglia di fare, perché era la prima volta che ero in campo con i nuovi compagni. Dopo 10 minuti sono andato in affanno, però ho recuperato bene. Ora c’è la sosta e c’è tempo per preparare le partite che vengono. Longo mi ha detto di fare quello che so fare senza problemi, di fare cose semplici. Penso che insieme a Lella abbiamo dato un bel segnale. Ora vogliamo dare il massimo tutti“.
Sugli obiettivi. “All’inizio a Cremona c’erano concorrenza, tanti giocatori forti. Io ero contento, non potevo dire niente se non giocavo, perché c’erano giocatori di altra categoria. Ora penso a dare il 100% per questa maglia. Penso al collettivo, così poi si realizzano anche gli obiettivi personali. A Terni ho avuto un brutto infortunio. Ora sto tornando quello di prima, ho tanta voglia di fare e dimostrare il mio valore“.
Sul mancato arrivo di Partipilo. “Anthony è come un fratello, abbiamo un’amicizia bellissima. Abbiamo parlato della possibilità di giocare insieme, però ormai è andata così. Mi sarebbe piaciuto tornare a giocare con lui, però sono contento per l’occasione che ha avuto a Frosinone“.
La chiosa finale. “Noi dobbiamo andare in campo e pensare partita dopo partita. Sappiamo che i tifosi sono caldi. Noi dobbiamo mettere il massimo in campo, ci sono tutti i presupposti per fare bene“.