Bari, senti Bitetto: “Longo ha dato un’identità ad una squadra ancora in costruzione”
L'ex calciatore è intervenuto sull'attuale situazione dei biancorossi
Dino Bitetto, all’anagrafe Leonardo, sente la maglia del Bari come qualsiasi altro tifoso del club biancorosso. E non per via delle cinquanta presenze totalizzate con i colori del capoluogo pugliese addosso, ma per il fatto che l’ex centrocampista tra le vie di questa città ci è nato. E se al tifo aggiungiamo anche le sue ampie conoscenze tecnico-tattiche, piacevole conseguenza di una carriera da allenatore intrapresa nel 1992, le dichiarazioni da lui rilasciate sull’edizione odierna de La Repubblica, riportate da labaricalcio.it, ci lasciano immaginare il Bari dei prossimi mesi.
Ecco i punti salienti dell’intervista
Sulle prime quattro giornate: “Forse poteva starci qualche punto in più, ma a mio avviso si è pagato il mercato a rilento come era accaduto lo scorso anno. Molte operazioni si sono chiuse in extremis e si sono giocate quattro gare con un cantiere ancora sin troppo aperto“.
Su Longo: “A Longo riconosco il merito di aver creato un’identità di gioco ad un gruppo tutt’altro che definitivo. Ma a sentire le sue stesse parole e la costante richiesta di rinforzi, nessuno più di lui sapeva che avevamo bisogno di altro“.
Sul Bari del futuro: “Nel calcio e in particolare nel campionato di serie B, tutto è possibile. Per ora, nonostante i pochi punti conquistati, si è vista una squadra che ha una buona predisposizione a fare gioco. Un buon punto di partenza, se si considera quello che si è visto lo scorso anno. Con interpreti di livello superiore, le cose dovrebbero andare meglio. Penso, ad esempio, a Falletti, uno che in B, ai tempi della Ternana, era capace di spostare gli equilibri“.