24 Settembre 2024

I fratelli Esposito si raccontano: “Siamo inseparabili, ma in campo facciamo il bene dello Spezia”

Francesco Pio e Salvatore hanno svelato qualche loro segreto

Twitter Spezia

Quella che si sta vivendo in casa Esposito è una settimana che non si viveva da tanto tempo, precisamente dai tempi delle giovanili. A rivelarlo sono stati Francesco Pio Esposito e Salvatore Esposito, decisivi nel trionfo dello Spezia grazie alle loro reti arrivate nello stesso match, alle quali va aggiunta la prima in Serie A con la maglia dell’Empoli realizzata nell’anticipo di venerdì contro il Cagliari dal fratello Sebastiano Esposito. E poi, nell’intervista rilasciata ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, si sono lasciati scappare anche su qualche curiosità riguardo la loro vita privata.

Ecco le parole di Salvatore:Noi fratelli tendiamo sempre a guardarci a vicenda, io ero già contentissimo e tranquillo dopo il gol di Sebastiano di venerdì sera. È una grande soddisfazione vedere un fratello che sta bene. Per i nostri genitori è stata un’emozione grandissima, ma anche per tutti noi ragazzi. Siamo una famiglia unita, speriamo di vivere tanti altri weekend così. Rosico tantissimo quando criticano mio fartello, l’anno scorso ho accusato molto questa cosa. Non la si può vivere come un altro compagno di squadra. Siamo sempre i nostri primi tifosi. quando Pio fa gol non è solo una soddisfazione, ma proprio una spinta in più per fare bene. A maggior ragione per Pio che è un attaccante. Siamo inseparabili, ma quest’anno io e Pio abbiamo deciso di non vivere più nella stessa casa“.

Ecco le parole di Francesco Pio:Il primo anno qui mi sono dovuto ambientare, il passaggio di categoria tra Primavera e Serie B è un salto molto grande. Sono cresciuto tanto e ho capito meglio il gioco. Da piccoli era la normalità segnare negli stessi weekend. Questa vota non me ne sono neanche reso conto in campo. Ho realizzato quando ho preso il telefono e ho visto tutti i post e i messaggi. Quando segna la tua squadra e in più tuo fratello è bellissimo. Poi i nostri genitori sono sempre in tribuna e il nostro sguardo va sempre nello stesso posto“.

Sulla squadra:Alla fine in campo siamo normali compagni di squadra, non ci facciamo condizionare dalla famiglia. Si passa il pallone a chi è messo meglio“.