Juve Stabia, Floriani: “Pagliuca lavora molto sul lato mentale. Pregiudizi sul mio secondo cognome? Non me ne curo”
Le dichiarazioni dell'ex Pescara sull'esperienza con le Vespe
“What a beauty!”: così esclamano i tifosi d’oltremanica quando vedono qualcosa che li colpisce particolarmente in positivo. E probabilmente direbbero così dell’avvio di campionato della Juve Stabia: da neopromossa ha raccolto la bellezza di 14 punti in 8 gare, esprimendo oltretutto un ottimo calcio.
Uno dei punti fermi della squadra di Guido Pagliuca è l’esterno Romano Floriani. Il classe 2003, in prestito dalla Lazio, sta sfornando ottime prestazioni. Intervistato da Lazio Style Channel, Floriani si è detto soddisfatto dei due assist forniti sinora, anche se sta inseguendo ancora la prima rete in carriera in Serie B. Infine ha concluso dicendo di non curarsi delle dicerie riguardo il proprio secondo cognome: il romano è infatti figlio della nota politica Alessandra Mussolini e bisnipote del famigerato dittatore Benito Mussolini. Di seguito le dichiarazioni integrali, riprese da TMW.
MOMENTO – “Arriviamo da due vittorie consecutive importanti contro Pisa e Sampdoria. È stato bello. Al ‘Ferraris’ è stato bello vincere in rimonta con due minuti in dieci minuti nel secondo tempo”.
NUOVA ESPERIENZA – “Essendo di Roma quella è casa mia, ma ammetto che a Castellammare ora così come a Pescara lo scorso anno mi sto trovando bene. Roma è sempre Roma ma soprattutto qui in Campania ho trovato grande calore e sostegno”.
PRIMO GOL – “Lo cerco tanto, ci sto andando abbastanza vicino. Sia con la Samp che contro il Palermo ho preso il palo di testa, ma mi accontento dei due assist. Ci arriverò”.
SERIE B – “Penso che sia uno dei tornei più imprevedibili in assoluto. Ogni weekend accade qualcosa. Questo è un torneo che ti insegna ad essere concentrato ben oltre i 90 minuti”.
RUOLO – “Ho fatto sia il quinto a destra che a sinistra e ammetto che mi trovo bene perché così posso sfruttare le mie qualità di corsa. Lo scorso anno, invece, ho sempre fatto il terzino a quattro e questo mi porta grande duttilità”.
RAPPORTO CON MISTER PAGLIUCA – “Si focalizza molto sul piano mentale. Avendo l’obiettivo della salvezza dove non arriviamo con le qualità tecniche dobbiamo puntare sulle motivazioni”.
PREGIUDIZI SUL COGNOME – “Non mi hanno mai toccato. Né prima né ora. Più uno lavora bene e più non ci penso. Penso solo alla squadra. Anche sul piano social non ci faccio caso”.