Che fine ha fatto… Stefano Okaka
Lente d'ingrandimento puntata su Stefano Okaka
La Serie B è giunta alla seconda sosta stagionale e, per allietare l’attesa di tutti gli spettatori del campionato, proseguiamo il canonico appuntamento con la rubrica “Che fine ha fatto…“: oggi il protagonista è Stefano Okaka.
Okaka il predestinato
Nato in Italia da genitori nigeriani il 09/08/1989, Stefano Okaka è sicuramente uno dei grandi rimpianti del calcio italiano. Muove i primi passi col Sanfatucchio e col Centro Italia Parma e le grandi doti attirano subito il calcio che conta. Il Cittadella ne fiuta il talento e a quattordici anni lo acquista per destinarlo al settore giovanile. Strapotere fisico e buone doti tecniche gli consentono di giocare nelle categorie d’età superiori, in maniera spesso rilevante. In Veneto infatti porta a termine il campionato Allievi con due anni di anticipo rispetto ai tempi. Le differenze, nonostante tutto, si annullano. Anzi, spicca in un contesto più grande di lui. Al termine della stagione saranno Milan e Aston Villa a bussare alla sua porta. C’è un club, su consiglio “dell’uomo della notte” Zbigniew Boniek, che riesce a beffare tutti sul tempo e ad assicurarsene le prestazioni: la Roma. Il responsabile del settore giovanile Bruno Conti è più scaltro di tutti e dà il benvenuto al giocatore nella Capitale. Anche qui riesce ad esaltarsi nel campionato Allievi e dopo 11 gol in altrettante partite effettua il salto in Primavera: il risultato non cambia, anzi migliora. Mette a segno 20 reti e guida i suoi verso la vittoria del campionato segnando sia in semifinale che in finale. Diventa poi uno dei più giovani marcatori del Torneo di Viareggio, punendo i tedeschi del Bayern Monaco. La prima squadra non può fare finta di niente e in rapida successione esordisce il 29/09/2005 in Coppa UEFA contro l’Aris Salonicco, l’08/12/2005 realizza il primo gol in Coppa Italia contro il Napoli, dieci giorni più tardi esordisce in Serie A contro la Sampdoria, il 17/09/2006 mette a segno la prima rete nella massima serie contro il Siena e il 27/09/2006 esordisce in Champions League contro il Valencia. Non male, per un sedicenne che mette a segno una raffica dietro l’altra di record di prematurità.
Qualcosa va storto, le esperienze in cadetterie
Inizia dopo questa serie di emozioni l’esperienza di Stefano Okaka in Serie B. Il primo club a puntare su di lui, rilevandolo in prestito dalla Roma che vuole fargli mettere esperienza nel bagaglio, è il Modena. Con i canarini trova tanto spazio e anche qualche gol: saranno 7 in 33 presenze. Ritornato alla casa madre, la seconda vita nella capitale dura pochi mesi, l’ultimo giorno di mercato invernale del 2009 fu raggiunto l’accordo col Brescia. A fine stagione metterà in bacheca 16 presenze e due timbri. Dopo varie e frammentate avventure in Serie A e una breve parentesi in Premier League al Fulham, si registra il ritorno in cadetteria nel 2012-13. Il Parma, allora in Serie A, lo acquista a titolo gratuito e lo gira subito in prestito secco allo Spezia. La stagione, visti i precedenti numeri, si rivelerà mediocre, con 33 presenze e sette gol. Poi un altro lungo giro tra Parma, Sampdoria, Anderlecht, Watford, Udinese e Istanbul Basaksehir.
Che fine ha fatto Stefano Okaka?
L’ultima esperienza su un campo da calcio di Stefano Okaka risale alla stagione 2022-23. Con indosso la maglia dell’Istanbul Basaksehir, l’attaccante italiano disputò dodici partite andando a segno una volta sola. Molto male, considerando invece la stagione precedente, quando in trentuno gare trovò la via della rete ben dodici volte. Al termine della stagione 22-23 le parti decisero di rescindere in maniera consensuale il contratto e da allora l’attaccante è uscito dai radar. Più volte si sono rincorse le canoniche voci di mercato che lo hanno dato vicino a diversi club italiani, senza che nessuna di esse trovasse mai riscontro.