Spezia, Vignali giura amore eterno: “Sono tornato sperando di poter dare una mano. Pisa? Forte, ma ce la siamo giocata”
Le dichiarazioni
Ospite durante Voglia di Spezia in onda su Tele Liguria Sud, il difensore dello Spezia, Luca Vignali, si è espresso sull’inizio della stagione dei bianconeri.
Questo quanto riportato da spezia1906.com:
“Qualche parentesi in giro per l’Italia l’ho fatta, ma poi torno sempre qua. Ora spero di rimanere a lungo. La mia scelta di tornare è stata molto d’istinto e di cuore: lo Spezia era penultimo e il Como secondo, ma ho voluto fare questa scelta sperando di poter dare una mano e spero di averlo fatto insieme a tutti gli altri nuovi arrivati. Dalla partita col Pisa abbiamo creato un’unione che ci ha portati a finire in crescendo. Con la salvezza ottenuta abbiamo ottenuto le basi per iniziare la nuova stagione“.
“Se guardiamo la classifica ora ci accorgiamo che non c’è tanta differenza fra le squadre. Sarà lunghissima, ci godiamo il secondo posto e le belle partite fatte finora, ma dobbiamo avere la testa libera. Ci sono squadre come Cremonese e Sassuolo che hanno rose importanti, il Pisa è forte, ma noi ce la siamo giocata con tutte loro e abbiamo dato un bel segnale di compattezza“.
“Con Carrarese e Reggiana i valori in campo sono stati azzerati dal calore della partita. Le due vittorie sono state pesantissime e questo ha creato ulteriore unione con i tifosi che l’anno scorso è un po’ mancata. Il Picco sa dare una spinta incredibile, con tantissimi spettatori. La sentiamo sempre e cerchiamo di tenercela stretta. Anche in trasferta si fanno sentire e la presenza forte dà qualcosa in più in campo“.
MAGGIORE E VERDE – “Giulio è un amico, siamo cresciuti insieme e abbiamo condiviso tante gioie dentro e fuori dal campo. Abbiamo un rapporto oltre lo spogliatoio e farà uno strano effetto dall’altra parte, come con Bastoni. Ho giocato tanto anche con Daniele: uno dei più grandi talenti passati da qui, ha una qualità sopraffina e penso sia sempre meglio di averlo come compagno che come avversario (ride n.d.r.)“.
“Al di là dei meriti enormi dell’allenatore, che ci ha sempre tenuto concentrati e tranquilli sull’obiettivo, siamo stati bravi a unirci e capire cosa serviva veramente per salvarci. Siamo stati più “sporchi”, meno belli e più concreti e convinti in zona gol e quando si difende. E questo ce lo siamo tenuti, ora fa parte della nostra identità: non possiamo approcciare le partite senza intensità e voglia di lottare sui palloni, darci una mano tutti insieme anche sacrificandosi. Questo fa la differenza“.
“Mi piace tanto stare con i ragazzi più giovani, ho un grande rapporto con Bandinelli, Falcinelli e Cassata, che già conoscevo da prima. Siamo i più esperti e diamo loro consigli, aiutandoli nella crescita e nella maturazione“.
COMO – “È stata una bella esperienza, era una squadra neopromossa quando sono arrivato e mi sono trovato subito bene. Ero in un gruppo con tanto entusiasmo, avevano appena ritrovato la promozione e mi ricordava lo Spezia appena approdato in A. Mi sono legato molto con tutti i ragazzi e siamo rimasti molto amici. Spero di aver contribuito a creare qualcosa che ha portato alla promozione dell’anno scorso“.
“Posso coprire tante zone del campo e penso che chi ha la fortuna di sapersi adattare debba farlo al meglio. Sono nato mezzala, poi terzino, ora faccio il quinto e ogni tanto sono tornato anche a giocare a centrocampo. L’importante è affrontare tutto con la mentalità giusta. I gol? Speriamo“.