Cesena, Mignani: “Sono genovese ma in campo non esistono amici. Antonucci? Non sarà della partita”
Le dichiarazioni pre partita dell'allenatore bianconero
Dopo la seconda sosta Nazionali, il Cesena di Michele Mignani ritornerà in campo per affrontare la Sampdoria di Andrea Sottil. Nel corso della conferenza stampa pre partita, riportata da tuttocesena.it, l’allenatore bianconero ha analizzato il prossimo avversario, sicuramente riorganizzato dopo queste due settimane di stop. Ha poi tracciato le linee del percorso fatto fino ad ora dai suoi ragazzi e ha fatto il punto sulla situazione degli indisponibili.
Ecco le sue parole
Sulla Sampdoria: “Affrontiamo una squadra molto forte e dotata di grande fisicità che secondo me riuscirà a stabilizzarsi nelle prime posizioni. Queste due settimane hanno di certo consentito all’allenatore subentrato di lavorare sul gruppo che ha a disposizione. Entrambe le compagini hanno bisogno di punti, quindi mi aspetto una partita bella e stimolante contro una squadra che ha una grande tradizione“.
Sulle sue origini genovesi: “Sebbene l’abbia affrontata sia da calciatore che da allenatore, per me è sempre una partita particolare: sono genovese e sono cresciuto calcisticamente nella Sampdoria… quei colori non possono lasciarmi indifferente ma, quando devi vincere una partita, non esistono più gli amici sul campo“.
Sugli indisponibili: “Kargbo sta bene ed è convocabile: ha fatto gli ultimi due allenamenti con la squadra, ma è chiaro che farò le scelte in funzione di chi sta meglio. Non sarà della partita Antonucci, che ha un piccolo fastidio muscolare e non vogliamo rischiarlo. Eventualmente, abbiamo i giocatori adatti per cambiare qualcosa dal punto di vista tattico“.
Sul percorso dei suoi: “Finora, a mio parere, abbiamo fatto un percorso corretto al di là dei risultati. Se si esclude la prestazione di Pisa, credo che la squadra abbia sempre fatto delle buone prestazioni, mettendo in campo un calcio propositivo e creando più di qualche grattacapo agli avversari. Poi i numeri poi non mentono mai: è evidente che in casa abbiamo avuto un rendimento migliore, ma io credo che avremmo meritato qualche punto in più in trasferta. Quindi, nel complesso, l’inizio di stagione è stato positivo“.
Sulla sanzione inflitta a Curto: “È normale che non l’abbia vissuta serenamente, perché la sua immagine è passata in maniera sbagliata: nel mondo del calcio si dicono tante cose e il 99,9% di queste rimangono in campo come è giusto che sia. La restante percentuale è capitata a lui. Marco è un ragazzo sano, per bene e non si avvicina minimamente al pensiero come quello per cui è stato accusato.
Dalla mia prospettiva di allenatore, è un giocatore che non c’è come può succedere all’interno di una stagione a causa di un infortunio o di una squalifica. Abbiamo altri giocatori che possono dare il loro contributo, quindi siamo tranquilli sotto questo aspetto“.