Che fine ha fatto… Francesco Tavano
A finire sotto la lente di ingrandimento della rubrica “Che fine ha fatto…” è oggi un calciatore che vanta 276 reti e più di 700 presenze tra Serie A, B e C: Francesco Tavano. Francesco Tavano nasce a Caserta il 02/03/1979. Fin da subito diventa per amici e non “Ciccio” Tavano e si contraddistinguerà sul […]
A finire sotto la lente di ingrandimento della rubrica “Che fine ha fatto…” è oggi un calciatore che vanta 276 reti e più di 700 presenze tra Serie A, B e C: Francesco Tavano.
Francesco Tavano nasce a Caserta il 02/03/1979. Fin da subito diventa per amici e non “Ciccio” Tavano e si contraddistinguerà sul palcoscenico calcistico nazionale per essere un attaccante di qualità e rapido, abile ad agire in tutti i ruoli dell’attacco: trequartista, seconda punta o centravanti.
Muove i suoi primi passi calcistici in patria, al Nola, dove dopo poche apparizioni viene subito notato dal calcio che conta. La vittoria della Coppa Italia Giovanile Allievi fa si che il suo nome finisca sul taccuino degli osservatori della Fiorentina, a cui basterà poco tempo per inserirlo nel suo vivaio.
Intorno alla metà di giugno 2001, dopo poche presenze tra Pisa e Rondinelle, l’Empoli decide di virare con forza su di lui e ne acquista parte del cartellino. Ciccio Tavano cambia casacca pur senza cambiare regione. Quella che sarà poi la squadra della sua vita prende subito la scena. Esordisce con gli Azzurri il 16/09/2001 contro la Sampdoria, entrando al posto di Maccarone; per poi trovare la prima rete il 02/06/2002 contro il Cosenza. La comproprietà tra Empoli e Fiorentina viene rinnovata ma, dopo il fallimento della Viola, il cartellino passerà tutto in mano agli Azzurri. La vera consacrazione di Tavano qui la si avrà nella stagione 2004-2005, in Serie B, dove totalizzerà 42 presenze e 19 marcature. Ciò gli varrà la chiamata del Valencia in Prima Divisione. In Spagna però le cose non girano, lo si evince subito. Finisce subito ai margini della rosa e a fine esperienza avrà totalizzato 3 presenze e zero gol.
Di nuovo Italia, prima Roma e poi Livorno in Serie A. Con gli Amaranto disputerà quattro stagioni, due di Serie A e due di Serie B. Alla prima in massima serie in 31 presenze trova la via del gol 11 volte. Retrocessione, Serie B e qui esplode la “Ciccio mania”: 49 presenze e 29 gol, tra stagione e playoff, che valgono nuovamente la promozione. L’anno successiva è faticoso per tutto il gruppo, che incassa una nuova retrocessione e per il bomber che nonostante le 25 apparizioni metterà in bacheca solo 4 reti. Di nuovo cadetteria, questa volta con 34 presenze e 10 marcature che porterà il suo bottino complessivo a Livorno a 138 presenze e 54 gol.
L’Empoli è nel suo destino, mai come questa volta. Fa ritorno “a casa” e aiuta i suoi a ritrovare la Serie A offrendo il miglior “Ciccio Tavano” di sempre. Ci impiegherà tre anni ad aiutare il club a fare il salto, ma le tre stagioni hanno numeri da capogiro: 42 apparizioni e 23 reti il primo anno, 40 e 23 gol il secondo, 42 e 22 il terzo. Solo al termine di quest’ultima stagione i toscani ritroveranno la massima serie. Nel frattempo il club, che ha deciso di cederlo proprio per via della non più brillante condizione fisica, decide di ritirare la maglia numero 10 in suo onore. Per assistere nuovamente alle sue prodezze in cadetteria dobbiamo attendere un anno. La stagione 2015-2016 lo vede in prima linea tra le fila dell’Avellino. Nonostante quanto fatto, acciacchi fisici e l’età che avanza ne hanno precluso la brillantezza. La stagione in Campania non sarà positiva per lui e da lì inizierà la lieve ascesa calcistica.
Successivamente si registrano le esperienze in Serie C con le maglie di Prato e Carrarese, in Eccellenza con Ponsacco e Tuttocuoio e in Seconda Categoria con la Gallianese. Ciccio Tavano ha dato l’addio al calcio giocato lo scorso giugno, per rimettersi sui libri e studiare per diventare allenatore. Ad oggi è collaboratore tecnico dell’Empoli Under-18.