Il doppio ex Soviero su Cosenza-Juve Stabia: “Legato ad entrambe le squadre, ma il mio cuore è rossoblù”

Nel corpo di Salvatore Soviero, portiere classe 1973, scorre sangue campano, eppure il suo cuore è curiosamente calabrese. Nato a Nola, in provincia di Napoli, ha concluso la sua carriera tra i pali della Juve Stabia, a pochi passi da casa, nel 2010, eppure la tifoseria che più lo ha conquistato in carriera è quella del Cosenza, club del quale ha indossato la maglia nella stagione 1997/98. E questo strano dualismo l’estremo difensore ha provato a spiegarlo ai microfoni de ildot.it.

Ecco le sue parole

Sull’importanza delle due squadre per lui: “Quando sono venuto al Cosenza dalla Fermana mi volevano altre squadre ma ho preferito i lupi. Sia a Cosenza che a Castellammare ho chiuso la stagione con una promozione. In Campania ho dato così l’addio al calcio giocato, con una bella soddisfazione“.

Sulla Juve Stabia: “Quando non hai niente da perdere ti viene più facile giocare. La Juve Stabia è una squadra giovane con giocatori poco conosciuti ma costruita senza grosse ambizioni. Secondo me hanno fatto risultati che neanche loro si aspettavano, come anche l’anno scorso in cui non erano partiti per vincere il campionato ma poi hanno meritato di salire in Serie B. Li ho visti recentemente contro la Sampdoria, giocano bene, corrono tanto e sono ben messi in campo“.

Sul Cosenza: “Il Cosenza ha avuto un inizio insolito ma ora è il momento di fare punti, di restare attaccati al gruppo e non rischiare di perdere contatto con le altre squadre che lottano per la salvezza“.

Pronostico sulla sfida: “Il Cosenza deve fare di più perchè poi la situazione potrebbe diventare critica. Penso che il Cosenza possa fare bene in casa, ha già battuto squadre quotate. Però se dico una squadra vince sempre l’altra di solito e allora per scaramanzia e visto che la Juve Stabia è più tranquilla in classifica, dico Juve Stabia, così sicuramente vince il Cosenza. A parte gli scherzi va bene un pareggio anche per rispetto nei confronti di entrambe le piazze“.