Palermo, senti Foschi: “La classifica non è così brutta, si può ancora ambire alla promozione! Non condivido il ritiro”
Il parere dell'esperto dirigente
Rino Foschi è intervenuto ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com all’indomani del brutto KO incassato ieri dai rosanero al “Barbera” contro il Catanzaro, ennesimo passo falso di una stagione fin qui maledetta per la truppa del comunque confermato Alessio Dionisi.
Palermo-Catanzaro, ennesima pesante sconfitta.
«Non voglio fare critiche. È un momento particolare e purtroppo bisogna fare meglio. Ieri c’è stata questa contestazione che fa male e mi dispiace molto. In questo momento non bisogna mandare tutto all’aria, bisogna stare vicino alla squadra e ai dirigenti. Ci sono loro e bisogna dargli una mano».
Giusta la fiducia a Dionisi? «Nelle ultime 6 partite sono stati fatti 5 punti. La classifica non è brutta, ma è un momento delicato. Ci sono state polemiche, qualche giocatore che non ha giocato, altri che hanno giocato meno, e un po’ di sfortuna c’è stata. Altre volte, come ieri, si è fatto molto male. La contestazione fa male e non risolve nessun problema. Per cui, se la proprietà vuole andare avanti così, bisogna fare in modo di stargli vicino e di aiutarla a fare meglio. Da ex addetto ai lavori, so che è facile parlare da fuori, ma anche io ho avuto le mie difficoltà. Ricordo il mio primo anno: avevamo cambiato allenatore e le cose non andavano bene. Però c’era una situazione e un’euforia particolare, e la contestazione non c’era come adesso. La gente deve stare vicino alla squadra, e le cose che sono successe ieri non mi piacciono. Anche se qualcuno sta sbagliando, la squadra poteva fare meglio e qualche punto l’ha perso. Per riprendersi questo campionato, che è ancora lungo, e per fare bene, bisogna dimenticare questa contestazione. I conti si tirano a fine campionato».
Le Douaron ed Henry continuano a fare fatica.
«Uno dei problemi è questo. Adesso c’è il mercato di gennaio. Qualche giocatore si sbaglia, l’ho fatto anche io a Palermo, ma si sbaglia per imparare. Il problema lo avranno capito anche loro. Sicuramente a gennaio devono fare qualcosa».
Situazione Brunori?
«Un Brunori fisso non c’è. Mi auguro che questa situazione sia riparabile, altrimenti bisogna immediatamente sostituirlo con un altro calciatore forte. È importante che tutti siano convinti: Brunori e la società. Altrimenti bisogna intervenire, perché lì siamo carenti».
Ritiro?
«È un ritiro particolare che condivido a metà. Dico la verità, con la mia esperienza, è troppo facile fare i professori da fuori e non voglio farlo nemmeno io. Dico solo che, dopo la partita, avrei aspettato 24 ore. Avrei aspettato, il ritiro immediato non lo condivido. È un po’ frettoloso».
Prossime sfide?
«Ci sono partite importantissime adesso, ma cerchiamo di smorzare queste polemiche. Cerchiamo di completare questo organico e di fare il possibile. Adesso è il momento giusto per aiutare. In società avranno capito anche loro di aver sbagliato qualcosa, ma sono sicuro che faranno qualcosa. Il Palermo merita una classifica ancora più bella, non questa che comunque non è così brutta».
Si può lottare ancora per la promozione?
«Assolutamente sì. Vi ricordate il mio primo anno di Palermo, nel 2002? Erano altri tempi, una società più leggera, ma non conta nulla, succede. Fino a ieri si poteva discutere e parlare, ma oggi dico: accantoniamo le polemiche e stiamo vicino a società, dirigenti e calciatori. Ma ripeto, il ritiro non l’avrei fatto, assolutamente».