ESCLUSIVA PSB – Bovo: “Palermo e Pescara avventure importanti, devo ringraziare il Lecce”
35 anni sulla carta, esperienza da vendere e una discreta abilità sui piazzati: tutto questo, e non soltanto, rappresenta Cesare Bovo. La nostra redazione ha raggiunto il difensore per discutere di una carriera da protagonista in giro per diverse piazze dell’Italia calcistica. Il Lecce torna in Serie B dopo ben 6 anni, categoria che ai […]
35 anni sulla carta, esperienza da vendere e una discreta abilità sui piazzati: tutto questo, e non soltanto, rappresenta Cesare Bovo. La nostra redazione ha raggiunto il difensore per discutere di una carriera da protagonista in giro per diverse piazze dell’Italia calcistica.
Il Lecce torna in Serie B dopo ben 6 anni, categoria che ai salentini sta comunque stretta…
“È una piazza importante e calorosa, mi fa particolarmente piacere che il Lecce sia tornato su. Siamo tutti ben auguranti, sopratutto chi è legato come me. Grazie al Lecce ho iniziato a giocare, è stata la mia prima piazza importante. Inoltre sono calcisticamente legato e affezzionato, fa piacere che stia riprendendo quello che merita“.
Andiamo avanti di qualche anno. Zamparini fa il possibile per portarla al Palermo, in mezzo anche i diversi prestiti…
“Dopo Lecce ho girato tre squadre, non è stato quindi un passaggio immediato. Devo dire che Palermo è stata un’avventura importante. Dopo l’esperienza leccese ho giocato per qualche tempo in prestito, cosa comune quando si è giovani: fa parte del percorso. Devo essere sincero, sono stato bravo e fortunato nel girare piazze importanti vivendo quasi sempre la Serie A“.
Con i rosanero dimostra anche una discreta abilità anche sui calci di punizione. La famosa rete al Brescia rimane nell’immaginario collettivo, sebbene avrebbe voluto batterla Miccoli…
“È una mia carratteristica, poi comunque nelle varie squadre ho trovato calciatori più bravi come lo stesso Fabrizio Miccoli. In quel caso è andata bene a me, ma devo dire che Miccoli è un giocatore fortissimo e dal piede incredibile“.
Dopo un periodo difficile riparte dal Pescara. Scelta quanto importante nella sua carriera?
“Dopo tre anni e mezzo al Torino, dover cambiare è stato un fulmine a ciel sereno. A inizio campionato ero titolare e punto di riferimento, all’improvviso sono uscito fuori dai radar. Il Pescara ha creduto in me e mister Oddo mi ha valuto fortemente con se in Serie A, io ho accettato con entusiasmo: poi purtroppo le cose non sono andate per il verso giusto. Non si può tornare indietro, ma è comunque una scelta che ho fatto con entusiasmo e desiderio. Le cose purtroppo non vanno sempre come si vuole, ma per me non c’è nessun rimpianto anzi. L’unica cosa che mi lascia amareggiato è il fatto di aver lasciato Torino in questa maniera, il Pescara ha poi creduto in me e mi ha dato fiducia“.
Al Torino vi è stata dunque una mancanza di fiducia nei suoi confronti?
“Questo non lo so. Le società fanno le loro scelte, ma passare da essere titolare a uscire fuori dai radar da un giorno all’altro è inspiegabile per un calciatore. Sono purtroppo situazioni che vanno accettate e si guarda avanti: inutile parlare di quello che è stato“.
Adesso la sua carta d’identità segna 35 anni, immaginiamo però non abbia alcuna voglia di smettere…
“La voglia c’è. Non mi sento assolutamente vecchio. In questa stagione ho subito un intervento, adesso sto lavorando per rimettermi in forma e farmi trovare pronto: aspetto una situazione che mi dia la fiducia e la voglia di credere in me“.
In tal senso ha ricevuto delle proposte?
“In questo momento sto lavorando da solo con un fisioterapista per essere pronto, senza dover “prendere in giro nessuno” sapendo che posso andare perchè sto bene e sono giocatore importante. Perora non ho avuto alcuna richiesta, il mio primo obiettivo è rimettermi in forma recuperando dall’infortunio ed essere pronto ad accettare qualsiasi proposta“.