Cremonese senza bomber, Cosenza rifiutato da tutti, Henry panchinaro per scelta: le 5️⃣ trattative che non si sono chiuse
La top five degli affari mancati
Una sessione di calciomercato non è fatta solo di cessioni e acquisti, ma vive anche di quelle trattative durate a lungo che poi non si concludono. In questo articolo andiamo a ricordare i 5 affari più eclatanti che non si sono chiusi nel corso delle settimane.
Cremonese e la piaga bomber
I grigiorossi ci hanno provato inizialmente con Lapadula, ma non hanno trovato l’intesa col Cagliari poiché i sardi hanno bocciato Bonazzoli come contropartita. Da quel momento si è lavorato per Gytkjaer, che a poche ore dal gong ha clamorosamente rifiutato la destinazione restando a Venezia.
Henry-Salernitana
Il ds Valentini voleva un’alternativa di peso a Cerri per non lasciare nulla di intentato sulla strada della salvezza. Nonostante fosse stato accantonato da tempo e risultasse in arrivo anche Pohjanpalo, Henry ha scelto di restare a Palermo rifiutando non solo i granata ma anche l’Anderlecht. Decisione indecifrabile.
Mazzitelli-Palermo
Nei piani del club doveva essere un colpo per reparto. Audero-Magnani-Pohjanpalo, eppure il puntello a centrocampo manca. Mazzitelli è stato trattato per settimane e quando il Como l’ha messo fuori rosa pareva fatta, ma proprio nelle ultime ore ha preferito il ritorno a Sassuolo alla sfida rosanero. Un pugno di mosche per Osti.
Palumbo-Sassuolo
I neroverdi erano scatenati, ma di fronte al muro del Modena nulla hanno potuto. Avevano il sì del calciatore, probabilmente stuzzicato dalla prospettiva della Serie A che tanto meriterebbe il prossimo anno. Sono stati fatti diversi rilanci, ma i Gialli hanno insistito col muro e l’AD Carnevali ha deciso di fermarsi per non inclinare i rapporti con la società dei Rivetti.
Cosenza, che desolazione
In principio fu Pereiro, poi si aggiunse Majer, l’ultimo giorno di mercato è stato pressoché chiunque a rifiutare. Anche Paz e Missori, fuori dai piani del Sassuolo, hanno detto di no al prestito in Sila. Nessuna ricostruzione fantasiosa, ad ammetterlo è stato lo stesso ds Delvecchio. Uno scenario desolante, una prospettiva che con penalizzazione, ultimo posto e tensioni ambientali non affascina più nessuno.