Il pensiero del Direttore – Calabro e Possanzini illusionisti, ma la zona retrocessione è la realtà di Carrarese e Mantova
L'editoriale
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Il campionato che attende da qui in poi Mantova e Carrarese sarà tosto, a tratti impossibile, di certo complesso. La prassi che si presenta a febbraio e non prima solo grazie alle abilità enormi di Davide Possanzini ed Antonio Calabro.
Due allenatori diversi tra loro: nuovo che avanza il primo, vecchia volpe di Serie C che finalmente si impone anche in B il secondo. Tante caratteristiche diverse ma una che li accomuna: la bravura. Una bravura che ha consentito a due squadre obiettivamente poco strutturate di giocarsela con colossi ultra milionari e che sino alla fine potrebbero finire sotto in classifica in un vero e proprio gioco d’illusionismo in cui le “piccole” hanno spesso asfaltato le “grandi”.
La Carrarese e il Mantova tireranno fuori ogni goccia di sudore per provare a salvarsi e il fatto che i discorsi salvezza subentrino nell’analisi delle due succitate solo a febbraio è meritevole di analisi. Entrambe hanno toccato poco e confermato tanto. Qualche innesto di esperienza, zero rivoluzioni, tanta fiducia.
In un campionato come la Serie B, però, dopo un po’ questo si paga e probabilmente le società avrebbero potuto supportare maggiormente i tecnici in estate e in inverno in sede di mercato. La salvezza sarà impresa ardua e, se dovesse arrivare, tendente al miracoloso. Un miracolo fatto di lavoro e competenza perché, questo Mantova e questa Carrarese, rosa alla mano, sono superiori a poche altre squadre. Ma hanno un cuore enorme, un’identità fortissima e due allenatori fenomenali.