De Laurentiis si presenta: “Bari non sarà mai un’appendice del Napoli. Sul mercato e il settore giovanile…”
DE LAURENTIIS BARI – Aurelio De Laurentiis, nuovo patron del Bari, quest’oggi si è presentato in conferenza stampa ed ha spiegato le sue intenzione. Di seguito le sue dichiarazioni riportate dai colleghi di TuttoBari.com: ”Ringrazio la città di Bari. Io da piccolo giocavo a basket, quando poi nel 1996 Walter Veltroni decise di trasformare i […]
DE LAURENTIIS BARI – Aurelio De Laurentiis, nuovo patron del Bari, quest’oggi si è presentato in conferenza stampa ed ha spiegato le sue intenzione. Di seguito le sue dichiarazioni riportate dai colleghi di TuttoBari.com:
”Ringrazio la città di Bari. Io da piccolo giocavo a basket, quando poi nel 1996 Walter Veltroni decise di trasformare i club, che non si capiva cosa fosse, spesso uno specchio per chi cercava altre cose, in società per azioni con finalità lucrative, concetto ribadito dalla UEFA con il Fair Play Finanziario. Io dall’età di 19 anni ho iniziato il mio percorso nel cinema ed a 25 anni ho iniziato il mio percorso come produttore. Poi ho pensato che cinema e calcio potevano convivere, e mi sono avvicinato al Napoli in una situazione identica a questa con una società fallita. Ho fatto due anni di Serie C, uno di B, e poi è stata una cavalcata fortissima, con diversi anni continuativamente in Europa. Gli olandesi ci hanno definito la società che è cresciuta di più al mondo. Ero in ritiro a Dimaro, quando mi si presentò questa possibilità. Ho detto subito che io non potevo fare una commistione fra Napoli e Bari. Entrambe le squadre hanno la loro storia che va rispettata, io ho provato a garantire le competenze e la solidità economica. Vogliamo creare un sodalizio fra città e tifosi. Il Bari ha una storia molto lunga, ed in questi 110 anni ci sono stati periodi belli e meno belli. Dobbiamo fare una lunga cavalcata per tornare in Serie A, dobbiamo fare dei cambiamenti per far sì che si possano avere due squadre in massima serie. Il percorso sarà duro e difficile perchè abbiamo dei competitor, ma siamo abituati a non avere tutti dalla nostra parte, ma io sono un guerriero. Bari non sarà mai un’appendice del Napoli, per questo ho chiamato mio figlio Luigi ad occuparsi della squadra barese, per far sì che io, anche inconsciamente, possa decidere per Napoli, essendoci da più tempo. Ho già trovato il nome per il vivaio, che è Filippo Galli e viene dal Milan. Credo che noi ci metteremo la nostra competenza calcistica, però sempre svincolata dal discorso Napoli. Ho il cellulare che esplode per quanti si sono congratulati. Io non faccio mai budget, però non ho mai sforato. Lo stimo nel momento in cui verifico le spese e le entrate, se c’è necessità lo incremento. Sono l’unico presidente al mondo che si fa cedere i diritti di immagine. Voi sapete che in D c’è un limite agli stipendi, con i diritti d’immagine noi possiamo incrementare e convincere i calciatori più importanti a venire da noi”.