Da Cosmi a Sannino, passando per Toscano: quando il cambio è diversità
La settimana scorsa è stata, in Serie B, una delle più travagliate per ciò che concerne il capitolo allenatori. Molte squadre in crisi, altre che stanno deludendo le aspettative ed altre invece che stanno rendendo più di quanto aspettato. Ad aprire l’ultima settimana di novembre ci ha pensato l’Avellino che, dopo la sonora sconfitta subìta […]
La settimana scorsa è stata, in Serie B, una delle più travagliate per ciò che concerne il capitolo allenatori. Molte squadre in crisi, altre che stanno deludendo le aspettative ed altre invece che stanno rendendo più di quanto aspettato. Ad aprire l’ultima settimana di novembre ci ha pensato l’Avellino che, dopo la sonora sconfitta subìta col Cesena per 3 a 0 ha deciso di sollevare dall’incarico Domenico Toscano dopo che, anche nelle precedenti settimane, la posizione dell’ex tecnico della Ternana è stata perennemente in bilico. Un esonero che, stando agli standard tipicamente italioti, ci può anche stare vista la poca brillantezza che l’Avellino ha mostrato nel corso di tutta la prima parte di stagione.
A metà settimana ad arricchire le notizie di “cronaca nera” ci ha pensato il Trapani fanalino di coda: via Serse Cosmi, eroe della scorsa stagione ed apprezzato dalla piazza; una decisione inaspettata non tanto per quanto mostrato dalla compagine siciliana che sta disputando un campionato al di sotto di quanto ci si aspettasse ma per la tempistica, a mio parere sbagliata, di silurare un uomo di calcio come Cosmi, lavoratore eccelso di tecnica e mente e sublime conoscitore delle imprese in piazze calde. Dopo la cavalcata fermatasi in finale playoff dello scorso anno un calo iniziale era da mettere in preventivo e, visto che la situazione del Trapani risultava essere sì difficile ma non drammatica, a mio modesto parere Cosmi aveva le qualità per poter salvare i granata. Al suo posto è stato chiamato Calori che, eccezion fatta per la cavalcato conclusasi ai playoff nella prima esperienza col Brescia, ha un curriculum mediocre in cadetteria; il tutto è stato accompagnato anche dal cambio di direttore sportivo: via Sensibile e dentro l’esperienza di Salvatori, staremo a vedere.
L’ultimo cambio in ordine cronologico ce lo ha “regalato” Giuseppe Sannino, tecnico dimessosi dalla Salernitana; i campani non stanno disputando un campionato di alta classifica come la rosa richiederebbe ma le dimissioni sono arrivate in un momento non negativo per i granata; dimissioni sicuramente legati a discrepanze interne che hanno portato il tecnico Sannino all’abbandono anticipato. Al suo posto un fedelissimo di Lotito: Alberto Bollini, ex tecnico stra-vincente della Lazio Primavera che, dopo aver sfiorato la panchina della Salernitana in estate dopo la “promozione” di Simone Inzaghi, la ritrova a campionato in corsa. Un tecnico dalle spiccate doti che finalmente, in un ambiente abbastanza esigente e sognatore come quello di Salerno, potrebbe far spiccare la propria carriera anche tra i professionisti. Per la gioia di Lotito…