Valori umani e tecnici: Giulio Maggiore continua la sua scalata verso il grande calcio
GIULIO MAGGIORE SPEZIA Vera e propria bestia nera per lo Spezia, quella contro il Carpi era una partita più che sentita dalla squadra allenata da Pasquale Marino. Il motivo? Lo apprendiamo dalle statistiche: negli otto precedenti in Serie B tra le due compagini, il bilancio recitava 6 vittorie degli emiliani e due pareggi. Facile quindi […]
GIULIO MAGGIORE SPEZIA
Vera e propria bestia nera per lo Spezia, quella contro il Carpi era una partita più che sentita dalla squadra allenata da Pasquale Marino. Il motivo? Lo apprendiamo dalle statistiche: negli otto precedenti in Serie B tra le due compagini, il bilancio recitava 6 vittorie degli emiliani e due pareggi. Facile quindi notare la mancanza di successi degli Aquilotti. Nello scorso weekend di campionato è andato dunque in scena una sorta di ennesimo tentativo di appuntamento con la storia, al quale Giulio Maggiore si è fatto trovare pronto.
Grazie ad un suo gol all’85’, dove si è fatto trovare pronto sul secondo palo per ribadire in rete un pallone proveniente da un assist di testa di Okereke, la maledizione Carpi, se così la possiamo definire, è stata finalmente annullata. In quella che non può che sembrare una precisa volontà del destino, è stato proprio un ligure a regalare questo successo alla squadra e alla città.
Prima rete stagionale per Maggiore, giunto alla terza annata in pianta stabile in prima squadra, nonostante la carta d’identità indichi il 12 marzo 1998 come data di nascita. Qualità indiscusse per un calciatore che si fa continuamente apprezzare per notevoli qualità, sia tecniche che tattiche. Destro naturale, visione di gioco ed estetica nei movimenti abbinata ad una funzionalità che lo rendono presente sia in fase di impostazione che di rifinitura. In grado di giocare sia in un centrocampo a due che a tre (dove viene schierato come mezzala oppure come perno avanti la difesa), i suoi margini di miglioramento sono notevoli e non sono passati inosservati, viste le sirene di mercato dalla Serie A che, in estate, ne hanno messo in dubbio la permanenza allo Spezia.
Alla fine la decisione è stata quella di continuare a crescere in un contesto a lui familiare e nel quale poter perfezionare il proprio essere calciatore. Altra dimostrazione di grande intelligenza da parte di questo ragazzo che, nel giugno dello scorso anno, decise di rifiutare la convocazione per il Mondiale Under 20 con l’Italia per sostenere l’esame di maturità. In un mondo di pregiudizi legati ai calciatori e alla presunta assenza di qualità umane, Maggiore si candida ad essere un esempio, in campo e fuori.