IL PUNTO SULLE CAMPANE – Benevento a Pescara per voltare pagina, Salernitana alla prova Cremonese
BENEVENTO SALERNITANA – “Il punto sulle campane”, editoriale dedicato a Benevento e Salernitana, giunge alla sua sesta puntata. Brusco scivolone per i sanniti che nel primo dei due posticipi cadono fra le mura amiche per mano del Foggia 1-3 e restano a quota 10. Tornano a sorridere i granata, grazie all’1-0 firmato Jallow sull’Hellas Verona, salendo […]
BENEVENTO SALERNITANA – “Il punto sulle campane”, editoriale dedicato a Benevento e Salernitana, giunge alla sua sesta puntata. Brusco scivolone per i sanniti che nel primo dei due posticipi cadono fra le mura amiche per mano del Foggia 1-3 e restano a quota 10. Tornano a sorridere i granata, grazie all’1-0 firmato Jallow sull’Hellas Verona, salendo a 9 punti in classifica.
È un Benevento lanciatissimo, col mirino sul primo posto, quello che riceve la squadra di Grassadonia e la partita si mette subito bene per la banda Bucchi. Dopo il sinistro strozzato di Viola al 3’, Coda svetta di testa nell’area rossonera per firmare al 7’ l’1-0 su assist perfetto di Ricci dalla destra. Dopodichè i giallorossi vanno in bambola. Zambelli sfiora il pari con un tiro cross, Costa ci mette una pezza. Al 23’ Kragl sfrutta al meglio una punizione concessa per fallo di mano di Ricci: da posizione defilata il sinistro dell’ex Frosinone è micidiale, Puggioni però non è esente da colpe. L’ex Samp ci mette del suo anche sul raddoppio ospite, uscendo male sul cross dalla trequarti destra di Galano, permettendo all’ex Camporese di insaccare di testa. Bucchi si mette col 3-5-2 e i giallorossi reagiscono con l’inserimento in area poco fortunato di Nocerino al 50’, su suggerimento di Letizia, e col sinistro troppo pulito di Bandinelli al 53’. Ma sei minuti dopo Viola pasticcia a centrocampo innescando il 3 contro 1 del Foggia, Deli serve Galano che col sinistro non sbaglia, raggiungendo quota 50 reti in serie cadetta. Coda prova ad accorciare le distanze, colpendo anche una traversa di testa, Agnelli sfiora il poker sempre in transizione, poteva starci un rigore per fallo di Carraro su Letizia nell’extratime. Il Foggia cancella il meno in classifica e fa festeggiare i tifosi rossoneri nel settore ospiti del Vigorito; la vittoria pugliese nel Sannio mancava da sei anni. Il Benevento sorprende in negativo, la corazzata di Bucchi si sgretola e ritorna sulla terra. La pecca più grande dei sanniti forse è stata la presunzione. Dopo il vantaggio la squadra si è adagiata, cercando di controllare partita e risultato, senza affondare; spenta e incapace di giocare nello stretto, maglie larghe e reparti scollati, troppi gli errori individuali. A tradire sono stati proprio i singoli: malissimo Puggioni, Maggio si fa vedere poco in fase offensiva, Volta non è il solito muro, il centrocampo è inesistente, Ricci si spegne dopo l’assist, Improta non salta mai l’uomo. Nella debacle generale si salvano i soli Costa, Letizia e Coda. Tante le colpe anche dell’allenatore che imposta tatticamente male il match e non legge bene la partita in corso, il suo 3-5-2 per il forcing finale è confusionario e i cambi non portano la scossa sperata. Insomma dopo il Lecce, un’altra pugliese indigesta per i campani. Il monito di tutto il gruppo è quello di voltare pagina, gli incidenti di percorso capitano, ma la prossima sfida sarà ostica. Sabato alle 15 ci sarà il Pescara all’Adriatico; la squadra di Pillon è reduce dal pareggio beffa al 95’ subito a Padova (2-2) che è costato il primo posto in solitaria al delfino. Per la trasferta abruzzese c’è da valutare Billong, potrebbe quindi essere confermato Costa al fianco di Volta in difesa. Out ancora Tuia, si monitorano i progressi di Antei. Bucchi potrebbe cambiare qualcosa a centrocampo e in attacco.
La Salernitana doveva riscattare il doppio passo falso tra derby e Ascoli e ci è riuscita con tanta fatica. Partita equilibrata contro i gialloblu di Grosso, reduci da tre vittorie consecutive. Odjer spreca due occasioni importanti nei primi venti minuti di gara, Micai deve superarsi su Matos al 15’ e sul tiro cross di Crescenzi al 39’. L’episodio nella ripresa arriva al 68’: sul cross di Casasola dalla destra, Silvestri esce male, Caracciolo lascia tutto solo Jallow che di testa firma l’1-0. Dopodichè Micai indossa il mantello da supereroe all’84, sfoderando una parata sensazionale su Laribi da due passi, Bocalon al 90’ si divora di testa il 2-0 su gran cross di Vitale. I granata si scuotono con tre punti che fanno bene alla classifica, ma soprattutto al morale. Vittoria meritata quella della truppa di Colantuono. Contro un Verona superiore tecnicamente, la Salernitana ha dimostrato carattere, compattezza e personalità. Il tecnico di Anzio ha schierato una squadra ordinata, propositiva, con principi di gioco semplici. Addio ai lanci lunghi per far spazio al possesso palla. Tra le note liete anche il contributo delle riserve, a dimostrazione di una rosa di valore, e l’attacco che comincia a sbloccarsi (gol di Jallow, dopo quello di Bocalon a Lecce). C’è ancora tanto da lavorare però: il reparto offensivo è ancora a tratti sterile, la difesa ha retto si, ma mostra ancora qualche crepa. Inutile inserire Micai tra i migliori, l’ex Bari è una certezza, a brillare sono in molti tra i padroni di casa: un Odjer positivo all’esordio, Mantovani è preciso e puntuale, Schiavi sfoggia carattere e grinta da vero capitano, bene anche Gigliotti, Casasola e Vitale, sempre presenti sui rispettivi versanti, Di Tacchio, bravo sia in fase difensiva che ad impostare, Jallow spacca la difesa a metà ed è finalmente decisivo, Vuletich entra bene e contribuisce nell’azione del gol. Ancora in ombra Djuric, l’ex Cesena delude e non ha feeling con la porta. Merito della vittoria va anche alla spinta dei più di diecimila dell’Arechi. Prima della sosta ad attendere il cavalluccio ci sarà la trasferta di Cremona, contro i grigiorossi che vengono dallo 0-0 di Ascoli e mai sconfitti finora in campionato. Una prova di crescita e continuità, per acquisire consapevolezza e sicurezza nei propri mezzi e porre fine all’emorragia difensiva da trasferta (6 i gol subiti lontano dall’Arechi). Per il match dello Zini Colantuono deve valutare Schiavi, uscito anzitempo contro i veneti, Perticone, Di Gennaro e Djavan Anderson. Il capitano non mancherà, l’ex Lazio, afflitto da noie muscolari, e il difensore daranno probabilmente forfait, l’esterno ci sarà. Di Tacchio avrà ancora le chiavi del centrocampo, Odjer farà spazio ad Akpa Akpro, Castiglia è in bilico; ballottaggi apertissimi in attacco.