Venezia, Zenga: “La retrocessione col Crotone mi ha distrutto. Pronto a ripartire”
ZENGA VENEZIA – Il neo-tecnico del Venezia, Walter Zenga ha parlato nella conferenza ufficiale di presentazione: “Molti mi hanno chiamato chiedendomi se sono contento. Se sono qui è ovvio che lo sia, altrimenti non avrei accettato. Col presidente è nato un feeling immediato, io credo che prima di tutto serva il rispetto fra le persone […]
ZENGA VENEZIA – Il neo-tecnico del Venezia, Walter Zenga ha parlato nella conferenza ufficiale di presentazione: “Molti mi hanno chiamato chiedendomi se sono contento. Se sono qui è ovvio che lo sia, altrimenti non avrei accettato. Col presidente è nato un feeling immediato, io credo che prima di tutto serva il rispetto fra le persone e con Tacopina è nato un feeling immediato. Voglio conoscere i giocatori, che non significa conoscere i loro nomi ma capire se hanno ancora il fuoco dentro, se hanno voglia di vincere. Noi dobbiamo azzerare tutto, prima di tutto dobbiamo farci rispettare. Lo scorso anno vedevo giocare questa squadra seguendo Pippo, perché seguivo questo progetto e mi affascinava e mi dava l’idea che i difensori quando si giocava erano pronti ad affrontare tutti gli avversari. Bisogna ritrovare subito la ferocia che contraddistingueva questa squadra. Voglio gente che venga a fare allenamento e che vuole migliorarsi. Se non vedo questo il giocatore rimarrà a casa e chiamerò un giocatore della Primavera. In questo momento potevo prendere qualsiasi decisione. Non sono ripartito da Crotone perché ero scarico, sapevo di non poter dare quello che volevo. Non ero in grado di dare a loro quello che mi chiedevano, la retrocessione col Crotone mi ha distrutto. Adesso sono pronto a ripartire. Ieri ho parlato con St Clair e gli ho detto di guardare l’allenamento, per capire quello che serve. E lui ha capito perché gli ho spiegato. Ho cancellato il mio ritorno a Dubai per non perdere neanche un minuto. Tacopina vuole vedere una squadra che lotta e che ha un’anima, questo mi ha detto. Il contratto è fino al 30 giugno 2020, ma che c***o te ne frega del contratto? È come il modulo, non conta nulla, tu pensi che io abba preteso tutti i soldi da contratto? Solo una volta è accaduto, in Arabia Saudita dove non venivo pagato da sei mesi, come il mio staff. L’ultima volta a Venezia è stata nel 1997 con il Padova”.
FONTE: Trivenetogoal.it