Crotone, la crisi che non ti aspetti
CROTONE – Una crisi che non ti aspetti. Sì, perché diciamocelo in tutta franchezza: quella calabrese, alla vigilia del campionato, era tra le formazioni favorite d’obbligo alla promozione. Una squadra rodata, con l’ossatura della rosa che ha disputato gli ultimi due anni di Serie A mantenuta intatta e con un allenatore più che mai motivato […]
CROTONE – Una crisi che non ti aspetti. Sì, perché diciamocelo in tutta franchezza: quella calabrese, alla vigilia del campionato, era tra le formazioni favorite d’obbligo alla promozione. Una squadra rodata, con l’ossatura della rosa che ha disputato gli ultimi due anni di Serie A mantenuta intatta e con un allenatore più che mai motivato a compiere il grande salto. E l’inizio di stagione, dopo la tormentata vicenda estiva legata alla questione Chievo, sembrava mantenere le promesse. Dopo il brutto ko all’esordio con il Cittadella, erano infatti arrivate due importanti vittorie: il roboante 4-1 con il Foggia e il colpo esterno al Picchi di Livorno. Poi, invece, un brusco stop, con un solo punto in quattro partite, oltretutto agguantato soltanto in pieno recupero. E tre sconfitte che lasciano il segno, perché arrivate in scontri diretti: contro Verona e Palermo, tra le grandi favorite fin da quest’estate, e con il Pescara, vera rivelazione di questo avvio di torneo. Brutti segnali. Così come preoccupa la scarsa vena realizzativa di quelle che, a regola, dovrebbero essere le bocche da fuoco dei pitagorici: due reti appena per Budimir, solamente una per Simy. Ci si aspettava qualcosa di più.
Ma la stagione è ancora lunga, anzi lunghissima: tempo per rimettersi in carreggiata non manca. Magari già a partire dalle prossime due gare, quando il Crotone potrà sfruttare il doppio turno interno consecutivo: prima il Padova, poi la Salernitana faranno infatti visita ai pitagorici allo Scida. L’occasione giusta per provare a rilanciarsi.