7 Novembre 2018

ESCLUSIVA PSB – Soncin: “Tanti esoneri? Spesso le società fanno scelte azzardate. Su Ascoli-Padova…”

SONCIN ASCOLI – In vista della sfida tra Ascoli e Padova, la redazione di Pianetaserieb.it si è confrontata col doppio ex Andrea Soncin, ora allenatore del Venezia U17. Il Cobra, bandiera in terra marchigiana che vanta anche 41 presenza in maglia biancoscudata, ha analizzato le possibili variabili di un match che contrappone due squadre in momenti di forma opposti.   Ciao Andrea, sabato […]

SONCIN ASCOLI – In vista della sfida tra Ascoli Padova, la redazione di Pianetaserieb.it si è confrontata col doppio ex Andrea Soncin, ora allenatore del Venezia U17. Il Cobra, bandiera in terra marchigiana che vanta anche 41 presenza in maglia biancoscudata, ha analizzato le possibili variabili di un match che contrappone due squadre in momenti di forma opposti.

 

Ciao Andreasabato pomeriggio al “Del Duca” l’Ascoli ospiterà il Padova. Dopo le due vittorie consecutive contro corazzate come Verona e Benevento, che cosa dobbiamo aspettarci da squadra e tifosi?

“Il momento dei bianconeri è estremamente positivo, hanno ottenuto 6 punti figli di ottime prestazioni sia dal punto di vista qualitativo che del carattere. Il gruppo sta crescendo e grazie a Vivarini ha già un’identità precisa. La carica dei ragazzi sarà notevole, ma non bisognerà sottovalutare il Padova. Nei calciatori quando si cambia allenatore si innesca un meccanismo mentale che li spinge ad una reazione per cercare la svolta. Il “Del Duca” farà la sua parte, ulteriormente motivato dall’occasione del festeggiamento dei 120 anni di storia del club.”

Nikola Ninkovic è forse il simbolo dello straordinario periodo del Picchio. Secondo te quali sono i margini di crescita di un prospetto del genere e come ti spieghi le tante ombre delle precedenti due stagioni tra Genoa ed Empoli?

“Lui sta dimostrando di avere delle qualità di categoria nettamente superiore e perciò deve puntare in alto. Per arrivarci, però, deve continuare nel processo di maturazione e raggiungere una maggiore continuità. Negli ultimi due anni è stato spesso fuori, ora può migliorarsi attraverso le tante partite. Ha personalità e vede anche piuttosto bene la porta: può essere determinante per i marchigiani.

Nonostante l’esplosione del serbo, le statistiche raccontano di un Ascoli abbastanza sterile in zona gol. Premesso che a ciò fa da contraltare un eccellente difesa, quale credi che sia la ragione? Dipende dall’assenza di Ardemagni o da problemi più strutturali?

“L’assenza di un calciatore come Ardemagni ha il suo peso, sono i numeri che ha in a parlare per lui. Degli altri Beretta sta facendo bene, sacrificandosi tanto per i compagni, mentre Ngombo è entrato col piglio giusto negli ultimi due match. Da Ganz Rosseti ci si attende certamente qualcosa in più, ma ritengo che soprattutto il primo ci stia mettendo la cattiveria giusta e che quindi presto centrerà il bersaglio.”

Oltre a quella di Bisoli a Padova, in cadetteria sono già saltate altre 7 panchine dopo appena 11 turni di campionato. Qual è il tuo giudizio sul caso specifico e su questa tendenza?

“Ormai nelle ultime stagioni è una costante. Questo fenomeno ci dice che spesso le società fanno scelte azzardate e poco coerenti coi loro progetti. Se le aspettative sono troppo alte rispetto alla realtà, il primo a cadere è sempre l’allenatore. Nel caso specifico di Bisoli non entro perché quest’hanno ho seguito poco i biancoscudati, ma so che l’anno scorso il mister ha lavorato molto bene. Probabilmente ci si aspettava di incontrare meno difficoltà, ma la ne è piena. Un aspetto fondamentale per la categoria è la capacità di un allenatore di entrare nella testa dei giocatori e infatti a Venezia il subentro di Zenga ha rinvigorito una squadra che sembrava abbastanza spenta. La mente si conferma parte essenziale del gioco del calcio.”

Uno di quelli su cui saranno puntati i riflettori sabato è Luca Clemenza. Seconda metà della scorsa stagione eccellente ad Ascoli sotto la guida di Cosmi, ottimo pre-campionato con la Juventus e avvio scintillante a Padova… poi è palesemente calato. Cosa saprà e potrà dare nell’economia della prossima gara?

“Si tratta di un giocatore di grandissima qualità, che può illuminare la manovra offensiva di qualsiasi formazione cadetta. Lo ha già dimostrato e il momento di difficoltà ci può stare, anche se coincide con quello della squadra. Sta a lui avere la personalità per dimostrare di essere in grado di invertire la rotta del club veneto. I mezzi per farlo non gli mancano.”

Per chiudere, un pronostico secco sulla partita.

“Non saprei fare un pronostico, ma tiferò per l’Ascoli. Spero che possano festeggiare nel migliore dei modi i 120 anni del club insieme al pubblico.”

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